MOLESTIE IN RIANIMAZIONE
SOLO
LA PUNTA DI UN ICEBERG
Gli episodi accaduti al San Raffaele, di cui si è venuti a conoscenza
in questi giorni, sono gravissimi e sono sicuramente solo la punta di
un iceberg - esordisce così Silvia Ferretto Clementi, consigliere
regionale di AN - che, oltre ad avere già chiesto un intervento
urgente dell'Assessore in merito, preannuncia anche un'interrogazione.
Purtroppo sono certa che non si tratti di episodi isolati e che queste
cose, negli ospedali, accadano molto più frequentemente di quanto non
si creda.
Nessuno - spiega l'esponente regionale di AN - vuole evidentemente
criminalizzare né le strutture né tanto meno un'intera categoria di
operatori. Al contrario. Quello che si chiede è infatti proprio la
collaborazione delle strutture e dell''intera categoria,
indispensabile al fine di individuare efficaci strategie di intervento
e di prevenzione contro questi fenomeni.
Purtroppo - continua Ferretto - realisticamente parlando, è evidente
che conoscere la dimensione effettiva del fenomeno è, per diversi
motivi, pressoché impossibile.
A parte i casi, infatti, sicuramente numerosi, in cui le pazienti si
trovano in uno stato di incoscienza e non sono in grado di realizzare
e/o di reagire, molte volte
questi fatti vengono compiuti nei confronti di soggetti
particolarmente deboli, che non possono o non sono in grado di
presentare denuncia.
Penso, per esempio, a
persone ricoverate in seguito ad un tentato suicidio, un gesto
disperato che denuncia già di per sé una grande fragilità interiore,
oppure a tossicodipendenti o a donne immigrate irregolari, che,
ricattate, sono costrette a stare zitte. In diversi casi, poi, le
vittime sono anche persone portatrici di handicap.
Per questo - conclude
Silvia Ferretto - ho già chiesto e provvederò a sollecitare
nuovamente, l'intervento dell'assessore, affinchè, coinvolgendo
direttamente anche i direttori sanitari delle strutture ospedaliere
vengano prese, con urgenza, misure di controllo e di prevenzione a
tutela di chi, già in condizioni particolarmente a rischio, rischia di
subire violenza fisica e lesione della propria dignità.
Nei prossimi giorni presenterò, inoltre, anche un'interrogazione in
merito, per chiedere un resoconto dettagliato della situazione negli
ospedali lombardi e per avere informazioni precise sul numero di
episodi denunciati e sulle azioni intraprese dall'assessorato.
Milano, 28 maggio 2008
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