EMERGENZA RIFIUTI CAMPANIA
IPSE DIXIT
COSI' PARLO'
BASSOLINO, SCENDENDO DA UNA MONTAGNA DI RIFIUTI, CREDENDOSI
ZARATHUSTRA
"In
molte regioni meridionali ci sono ancora le discariche, mentre in
Campania siamo stati gli unici nel Mezzogiorno a rispettare le leggi
che stabilivano che al 31 dicembre 2002 dovessero essere chiuse tutte.
In Campania questo è stato fatto eliminando il problema peggiore dal
punto di vista ambientale con la realizzazione appunto di 7 impianti
Cdr e 4 di compostaggio. Ora ci vuole l'ultimo passo per fare davvero
il salto nel futuro."
così parlò Antonio Bassolino nel maggio 2003.
Questa esilarante
affermazione - spiega Silvia Ferretto, consigliere regionale di
Alleanza Nazionale - ripresa dall'ANSA il 9 maggio 2003 alle ore
16:27, si commenta evidentemente da sé e dimostra ancora una volta in
quali mani sia la Regione Campania.
Proprio a tal
proposito - prosegue l'esponente regionale di AN - mi chiedo con che
coraggio si possa chiedere alla Regione Lombardia azioni di
solidarietà per lo smaltimento dei rifiuti campani visto che i
responsabili di un simile scempio continuano a governare, restando
incollati alle proprie poltrone e proseguendo nell'azione devastatrice
del territorio, della legalità, dell'igiene e del denaro pubblico.
Finché gli autori
di questa gestione scellerata non verranno cacciati ogni proposta di
aiuto da parte della Lombardia è, oltre che improponibile, anche del
tutto inutile.
L'unica speranza
per la Campania - conclude Silvia Ferretto - è quella di mandare a
casa i responsabili di questo disastro e per fare questo occorre che
cessino non solo la complicità e la connivenza dei partiti di
sinistra, ma anche quella della cosiddetta "società civile".
Milano, 21
gennaio 2008
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