Difensore civico anche per forze dell'ordine e vittime della criminalità -questa la proposta presentata oggi da Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN, e sostenuta anche da Carlo Saffioti, consigliere regionale di FI, in commissione Sanità e Assistenza, durante la discussione in merito all'approvazione dei compiti del difensore civico come garante dei detenuti.
Non abbiamo avuto alcun dubbio nel votare a favore del provvedimento riguardante il garante per i detenuti, ma è evidente che oltre a loro, debbano essere tutelate anche e soprattutto le forze dell'ordine e le vittime della criminalità. Troppo spesso, infatti, coloro che subiscono le violenze e coloro che li difendono vengono abbandonati a se stessi e lasciati privi di qualsiasi forma di supporto psicologico, legale e anche economico.
Per questo - proseguono i due consiglieri regionali - occorre far sì che il difensore civico si occupi dei carcerati, ma anche delle forze dell'ordine - agenti di polizia penitenziari inclusi, e di quei cittadini che, dopo esser stati, direttamente o indirettamente, duramente colpiti da atti criminosi, si ritrovano soli ad affrontare problematiche molto complesse.
È importante - concludono Ferretto e Saffioti - ricordare che coloro che si trovano in carcere, avendo scelto di delinquere, vi si trovano per libera "scelta", mentre le vittime si ritrovano ad essere tali loro malgrado perché la possibilità di scegliere non l'hanno mai avuta.
Per riconoscere l'alto valore civile e morale dei caduti nell'adempimento del dovere, al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutti quei servitori dello Stato vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, nell'aprile del 2004 il Consiglio Regionale ha approvato una proposta di legge di Carlo Saffioti, Silvia Ferretto e Sveva Dalmasso con la quale è stato istituito il 06 febbraio (giorno in cui nel 1977 a Dalmine la banda Vallanzasca uccise due agenti di polizia), quale giorno della memoria per tutti i servitori dello Stato caduti nell'adempimento del dovere.
Milano, 23 novembre 2006