WWW.FERMIAMOVAMPRODI.IT

 UN SITO E UNA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DEL GOVERNO PRODI  

Domani l'inizio della raccolta firme in Piazza San Carlo a Milano 

Sono trascorsi ormai più di 100 giorni dall'insediamento del governo Prodi e i cittadini sono giustamente molto preoccupati per i provvedimenti dallo stesso già adottati e per quelli in fase di realizzazione - esordisce così Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di Alleanza Nazionale.   

Il decreto Bersani, l'indulto (grazie al quale più di 20.000 detenuti sono stati rimessi in condizione di tornare a delinquere) e l'abbondante raddoppio dei costi di gestione del governo che passano da 32,1 milioni di euro (tanto sarebbe costato il governo Berlusconi per 5 anni di legislatura) a 73,8 milioni di euro (derivanti, oltre che dall'aumento del personale, dal numero spropositato di incarichi ministeriali affidati a non parlamentari) si sono purtroppo già concretizzati.   E siamo solo all'inizio.

La modifica della legge Bossi-Fini, la riduzione da 10 a 5 degli anni necessari per ottenere la cittadinanza italiana, l'introduzione di nuove tasse, la modifica della legge Fini sulla droga (con la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere e l'introduzione persino delle "stanze del buco"), la revisione del sistema pensionistico, sono argomenti già all'ordine del giorno.

Tutte queste iniziative, per ora in fase di discussione rischiano, infatti, di diventare ben presto una tragica realtà.

È per questo - conclude Silvia Ferretto - che ho dato vita al sito www.fermiamovamprodi.it, un sito nel quale, oltre a trovare informazioni sull'operato e sui costi del governo Prodi, è possibile esprimere anche la propria opinione, dare suggerimenti, partecipare a sondaggi e sostenere la richiesta di dimissioni del governo.

Aderire alla petizione è molto semplice. Domani, dalle 16.00 alle 18.00, saremo in Piazza San Carlo a Milano con un banchetto. Coloro che non potessero intervenire possono scaricare il modulo da www.ferretto.it o da www.fermiamovamprodi.it oppure richiederlo allo 02/67486219.  

Milano, 08 settembre 2006