SI ALL'ABOLIZIONE DELLE
DISCRIMINAZIONI
La famiglia tradizionale ed il matrimonio - esordisce Silvia Ferretto, consigliere regionale di Alleanza Nazionale - non devono essere messi in discussione, ma ritengo giusto e doveroso eliminare le discriminazioni nei confronti di persone che, anche se appartenenti allo stesso sesso, decidono di vivere insieme.
Condivido pienamente la linea espressa dal Presidente del mio Partito, On. Fini. Per quanto dunque assolutamente contraria al matrimonio fra individui dello stesso sesso e alle adozioni a coppie omosessuali, credo indispensabile introdurre forme giuridiche di tutela delle coppie di fatto.
Ci sono alcuni diritti civili - prosegue il consigliere regionale di AN - come quelli attinenti alla regolamentazione del regime patrimoniale e degli acquisti fatti in comune, all'attribuzione di diritti e doveri di mutua assistenza morale e materiale, al diritto di visita in ospedale o in carcere e alla facoltà di prendere decisioni in caso di malattia del partner - che devono essere riconosciuti alle persone che hanno deciso di vivere insieme.
Esse infatti, che siano dello stesso sesso o di sesso differente, sono già vincolate da un atto di solidarietà che è giusto venga riconosciuto giuridicamente.
È evidente - conclude Silvia Ferretto - che se non è pensabile che la famiglia, intesa come unione tra un uomo e una donna basata sul matrimonio, possa essere equiparata alle unioni civili o di fatto, è altrettanto evidente che lo Stato non può e non deve intromettersi nelle scelte sessuali degli italiani né, a maggior ragione, infilarsi sotto le loro lenzuola.
Milano, 13 settembre 2005