VIA CORELLI
FERMIAMO GLI IMPRENDITORI POLITICI DELLA RIVOLTA
Quanto
accaduto in via Corelli è estremamente grave.
Bisogna assolutamente impedire il ripetersi di simili eventi e per questo è necessario che oltre al rispetto della legge vi sia una maggiore responsabilità da parte di tutte le forze politiche - esordisce così Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN.
Se da un lato le condizioni di vita degli immigrati in questi centri devono essere attentamente e costantemente monitorate anche da parte di consiglieri regionali e parlamentari senza alcuna "zona d'ombra", dall'altra nessun politico si deve trasformare in un imprenditore della rivolta.
Coloro - continua l'esponente regionale di AN - che sfruttano la disperazione degli immigrati e istigano allo scontro per attaccare la legge Bossi Fini alimentando sulla pelle di questa umanità dolente la tensione, compiono un'azione irresponsabile e pericolosa.
A pagarne le spese, infatti, poi non sono gli imprenditori politici della rivolta, ma, come sempre, quelle stesse persone disperate che, manipolate ed illuse attraverso false promesse, vengono convinte che solo attraverso la forza e la violazione della legge possono ottenere la tanto desiderata libertà e migliori condizioni di vita. Ciò che viene loro prospettato si rivela ben presto ovviamente falso e questi disperati si ritrovano inevitabilmente e giustamente condannati dalla giustizia italiana.
Milano, 25 maggio 2005