APPROVATO ORDINE DEL GIORNO FERRETTO (A.N)
SI ALLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI AGLI UTILI AZIENDALI
Approvata la proposta Ferretto (AN) - sottoscritta anche da altri consiglieri di AN, Forza Italia, Lega, PPI-La Margherita e Radicali - di ridurre alle aziende che introducono forme di partecipazione dei lavoratori dipendenti agli utili aziendali.
In un periodo in cui le nostre città vengono paralizzate da scioperi selvaggi - esordisce Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN - la storica dicotomia di interessi fra lavoratori dipendenti e datori di lavoro, da sempre causa di forti tensioni, torna ad assumere una drammatica attualità. È indispensabile adoperarsi affinché si realizzi una convergenza di interessi, così come teorizzato dalla dottrina sociale della Chiesa e auspicato anche dalla nostra Costituzione. Rendere i dipendenti partecipi della ricchezza che essi stessi contribuiscono a produrre, attraverso quote addizionali una tantum stabilite in percentuale sugli utili realizzati, può stimolare nei lavoratori una maggiore condivisione degli obiettivi aziendali e portare anche ad un miglioramento delle condizioni di lavoro, all'incremento della produzione, degli utili e del reddito ed, in ultima istanza, al rafforzamento dell'economia complessiva locale e nazionale.
La Weltanschaung marxista - continua l'esponente regionale di AN - basata sulla lotta di classe si è rilevata un tragico fallimento. La cultura dell'odio ha già arrecato alla società gravissimi danni, ponendo le basi per la nascita di dittature feroci e del terrorismo, ferita sempre aperta e tragicamente attuale. D'altro canto, all'opposto, anche il capitalismo selvaggio, abbandonando l'uomo alle spietate leggi del profitto e a speculazioni d'ogni sorta, ha creato sfruttamento ed inaccettabili disuguaglianze.
Sono veramente soddisfatta - conclude Silvia Ferretto. L'approvazione di questo ordine del giorno, che riprende un progetto di legge analogo da me presentato qualche mese fa, è un segnale veramente importante.
La riduzione dell'IRAP, infatti, potrebbe costituire la prima di una serie di iniziative volte alla riduzione della conflittualità sociale e a favore della concordia, nell'interesse dei lavoratori, delle aziende nonché della Nazione stessa per la riscoperta del valore dell'etica, non solo come fattore esterno all'economia, ma come condizione necessaria per il suo corretto funzionamento.
Milano, 04 maggio 2004