PROPAGANDA NAZISTA SU INTERNET 

FINALMENTE LA MIA DENUNCIA OTTIENE RISULTATI

Sono soddisfatta - dichiara Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di Alleanza Nazionale e fondatrice nel 1994 di un Comitato contro l'intolleranza e il razzismo al quale hanno successivamente aderito numerosi circoli di Alleanza Nazionale - per la decisione del Tribunale del Riesame di Milano che ha ordinato il sequestro della finestra propaganda del sito di Destra Nazionale - Forza Nuova.

Nel maggio del 2002 (ANSA 07/05/2002 - ore 20.08) avevo pubblicamente denunciato il sito in questione per la presenza di frasi folli e deliranti, di foto con messaggi agghiaccianti e per la loro esplicita propaganda razzista e nazista.

Il nazismo è stato fortunatamente sconfitto nel 1945 ma è veramente preoccupante rilevare che, dopo quasi 60 anni la sua ideologia è tuttora viva e vegeta.  Evidentemente gli errori e gli orrori del passato non sono serviti da monito a tutti ed esistono ancora degli scellerati che vogliono discriminare gli uomini in base alla razza, al sesso e alla fede religiosa.

Internet è uno strumento tanto prezioso quanto pericoloso, perché sulla rete, spesso, il controllo di ciò che viene pubblicato è più difficile. Per questo, ritengo assolutamente indispensabile intervenire al più presto mediante una normativa che tuteli sì la libertà di espressione ma non lasci spazio all'odio, alla violenza e alla discriminazione razziale.

L'istigazione all'odio e alla violenza è presente anche in alcuni siti dei centri sociali.

Sul www.tmcrew.org, senza utilizzare mezzi termini, esternano il loro odio contro il mondo e, all'insegna dell'antiproibizionismo più estremo, pretendono libertà ma si dimenticano che la libertà propria finisce inevitabilmente dove inizia quella altrui.  Rivendicano il diritto alla disubbidienza, ed istigano all'odio nei confronti della famiglia, della scuola e in generale di qualunque di istituzione che imponga regole o doveri.

Solo qualche mese fa - conclude Silvia Ferretto - avevo pubblicamente denunciato, presentando anche un esposto alla Procura della Repubblica, anche il sito www.indymedia.org  nel quale gli eroi di Nassiriya, l'arma dei Carabinieri e l'esercito venivano insultati dai cosiddetti disobbedienti, capeggiati da Casarini  e si inneggiava alla resistenza irachena.

Auspico che anche per questi ultimi vi sia un doveroso e rapido intervento della Magistratura. 

Milano, 01 marzo 2004