FOIBE
UN MINUTO DI SILENZIO IN CONSIGLIO

Il Presidente del Consiglio Regionale Attilio Fontana accoglie la proposta Ferretto (AN), sottoscritta anche da altri consiglieri (di AN, Forza Italia, Lega Nord, Pensionati, CCD-UDC) e fa osservare, in occasione dell'apertura della seduta odierna del Consiglio, un minuto di silenzio in memoria dei martiri delle foibe e degli esuli delle terre d'Istria e Dalmazia  

Ringrazio - esordisce Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - il Presidente Fontana, per la sensibilità e la disponibilità che ha fin da subito mostrato nei confronti di questa iniziativa volta a ricordare il dramma di un popolo, testimoniato non solo dalle 12.000 persone infoibate e dall'esilio dei 350.000 istriani, fiumani e dalmati, ma anche dalle anche dalle migliaia di chiavi di casa che giacciono sui fondali dei porti del Mar Adriatico dove questi stessi esuli, costretti a lasciare le proprie abitazioni e le proprie cose per sfuggire alle persecuzioni dei partigiani titini, le gettarono sapendo che non avrebbero mai più potuto utilizzarle.

Le foibe e l'esodo - continua l'esponente regionale di AN - non furono, come qualcuno ancora oggi tenta ancora di sostenere, una dura reazione popolare alle violenze dei nazisti e dei fascisti ma una vera e propria strategia politica che aveva come obiettivo la pulizia etnica - studiata, pianificata e portata avanti con tanto di manuale - di quelli che il ministro del criminale Tito, Cubrilovic, chiamava gli "etnodiversi": "La sola maniera ed il solo sistema per allontanarli è la forza brutale di un potere statale organizzato. Non rimane che una sola via, la loro deportazione in massa".

Ricordare queste violenze, per troppi anni dimenticate dalla Stato ma anche dalla Storia - conclude Silvia Ferretto - è un passo importante per superare finalmente la cultura dell'odio ed arrivare ad una memoria condivisa. 

Milano, 10 febbraio 2004