ALLOGGI POPOLARI
IN REGIONE LA LEGA VOTA CONTRO BOSSI
Solo una settimana fa il leader leghista Umberto Bossi - che aveva definito tra l'altro gli immigrati "bingo bongo", termine offensivo ed indegno, considerata anche la sua carica istituzionale di Ministro della Repubblica - aveva minacciato fuoco e fiamme affermando la necessità di "dare la priorità nell'assegnazione degli alloggi ai nostri concittadini che hanno lavorato e pagato le tasse". Il capogruppo leghista in Comune, Salvini, ha immediatamente iniziato una raccolta firme per affermare il "diritto di precedenza agli italiani nelle assegnazioni degli alloggi". In Regione, invece - fa notare Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN -dove proprio ieri in Commissione Territorio sono stati messi in discussione e votazione i nuovi criteri per l'assegnazione degli alloggi pubblici - relatore del provvedimento un esponente leghista - la Lega non ha colto l'occasione per concretizzare quanto richiesto dal suo leader e dal quotidiano "La Padania" che in prima pagina solo pochi giorni fa titolava "Case popolari: precedenza assoluta ai nostri cittadini". Al contrario, il leghista relatore del provvedimento, sostenuto anche dai suoi compagni di partito, ha dichiarato la propria contrarietà e votato contro il mio emendamento con il quale si chiedeva di inserire fra i requisiti soggettivi necessari per partecipare al bando che il soggetto fosse residente in Lombardia da almeno 10 anni e/o avesse pagato le tasse in Italia per almeno 10 anni. Un atteggiamento davvero curioso ed incoerente - continua l'esponente regionale di AN - che si è ripetuto con anche altri due miei emendamenti contro l'abusivismo e l'illegalità, nei confronti dei quali la Lega si è ancora una volta schierata contro. Il primo chiedeva di escludere dalle assegnazioni persone con precedenti penali, che fossero mai entrate clandestinamente in Italia o avessero mai occupato abusivamente un alloggio e il secondo mirava ad impedire una vera e propria sanatoria per coloro che abbiano occupato abusivamente un alloggio prima del 31/12/2002 (prevista all'art. 30 delle Norme Transitorie). La presa di posizione della Lega nei confronti di emendamenti che avrebbero premiato i cittadini onesti e chiunque abbia pagato le tasse in Italia per almeno 10 anni, sui quali anche il funzionario della giunta regionale, intervenuto in merito, aveva espresso parere tecnico favorevole ha veramente dell'incredibile. Dopo aver chiesto le dimissioni del Prefetto di Milano, raccolto firme, minacciato barricate e l'uscita dalla coalizione - conclude Silvia Ferretto - al momento buono la Lega non solo non si è adoperata fattivamente per tutelare quei diritti ma, peggio ancora, al momento del voto si è addirittura schierata a fianco di Rifondazione Comunista e dei DS smentendo così clamorosamente e spudoratamente quanto sbraitato solo pochi giorni prima e aggiudicandosi il premio per la migliore "giravolta" dell'anno.
Milano,
12 dicembre 2003