CULTURA  


CORSI PROFESSIONALI FANTASMA
RICHIESTA TRASPARENZA GIA' NEL 2001
 

La formazione professionale - esordisce Silvia Ferretto Clementi Consigliere Regionale di AN ed ex Presidente della Commissione Cultura e Formazione Professionale della Regione - è storicamente un settore "a rischio" ed è per questo, pur non dubitando dell'onestà dell'Assessore, ho ritenuto opportuno chiedere e sollecitare già nel novembre 2001, gli uffici regionali competenti ad avviare un'approfondita ed accurata  indagine sui corsi di formazione professionale.

Al fine di permettere alla commissione che presiedevo di effettuare una doverosa valutazione sulla reale efficacia dei corsi finanziati dalla regione, sulla qualità dei servizi erogati e, non ultimo, sull'effettivo ritorno all'interno del mondo occupazionale, in qualità di Presidente ho più volte richiesto informazioni puntuali ed informatizzate in merito.  Nominativi degli allievi frequentanti i singoli corsi e dei docenti operanti in ogni struttura, tipologia e numero dei corsi erogati, elenco dei corsi a pagamento e di quelli con rimborso spese per gli allievi, numero di allievi che arrivano a conseguire il diploma di qualifica professionale e di questi quelli che riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro. Informazioni indispensabili - sottolinea il consigliere regionale di AN - per un controllo incrociato di efficacia ed efficienza che garantisca trasparenza in un campo molto delicato.

Non essendo mai riuscita ad ottenere la documentazione così come richiesta e non potendo svolgere un accurato e necessario approfondimento della proposta di atto amministrativo relativo alla programmazione triennale della formazione professionale, ho ritenuto di dovermi dimettere da relatrice del provvedimento motivando la mia decisione per iscritto con lettera del 12 settembre 2002.

Ribadendo la fiducia all'assessore Guglielmo - conclude Silvia Ferretto - ritengo a questo punto inderogabile per l'amministrazione regionale investire maggiormente nella trasparenza e nell'informatizzazione dei dati per far sì che attraverso controlli incrociati possa essere la regione stessa ad impedire le truffe ed evitare sperperi di denaro pubblico.

 Milano, 12 settembre 2003