Disponibili sul mio sito elenchi ed informazioni sulle aree contaminate lombarde
Grazie ad un lavoro certosino che ha richiesto più di un mese – esordisce Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN - sono riuscita finalmente a rendere accessibile a tutti le informazioni sulle aree contaminate della Lombardia Da oggi infatti cittadini, associazioni ambientaliste, comitati, sindaci e giornalisti potranno disporre di tutte queste informazioni semplicemente collegandosi con il mio sito www.ferretto.it.
Fino ad ora la difficoltà (per non dire impossibilità) di consultazione era data dal fatto che nessun dato era disponibile su supporto informatico e che tutti i dati erano disaggregati e classificati in modo spesso illogico ed incomprensibile.
Ora tutto è stato suddiviso e riclassificato per provincia, per comune e per gravità di inquinamento e si dispone finalmente di una memoria storica. Una memoria che sono riuscita a ricavare mettendo insieme le informazioni del dossier realizzato nel 97 dalla sottoscritta con le nuove informazioni disponibili. I numeri – continua l’esponente regionale di AN - sono veramente impressionanti: sono ben 1286 le aree inquinate in Lombardia di cui 622 nella sola provincia di Milano. Le aree già bonificate sono invece 241 (di cui 152 in provincia di Milano). Gravissimi i risvolti economici: sono più di 110 i milioni di Euro che sono stati spesi dal 1990 ad oggi in bonifiche e 274 i milioni di Euro che dovranno essere ancora spesi per bonificare le restanti aree.
Mi chiedo se si sia realmente fatto di tutto per individuare i responsabili dell’inquinamento, perché fino ad ora il principio internazionale del “chi inquina paga” in Italia è sempre stato applicato al contrario: “chi inquina guadagna e la fa franca”. Occorre una maggiore severità nel perseguire i reati ambientali e le aree bonificate con denaro pubblico devono essere confiscate. Rendere pubbliche ed accessibili le informazioni è fondamentale per garantire una maggiore trasparenza e permettere il controllo. Dato infatti il consistente ammontare di denaro pubblico di cui stiamo parlando e gli enormi sacrifici che ogni giorno vengono richiesti ai cittadini è importante che le risorse disponibili vengano utilizzate efficientemente, cercando di evitare sperperi o procedure poco chiare. Certo – conclude Silvia Ferretto - esistono ancora molte ombre - informazioni di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso finali delle aree bonificate, proprietari, destinazione finale degli inquinanti asportati, elenco delle società che realizzano le bonifiche - ma sono convinta che questo possa essere un buon inizio e che la democrazia telematica possa fare la sua parte.
Milano, 03 giugno 2003