INQUINATI
E LESSATI
Nonostante
le temperature ormai elevate, le caldaie lombarde continuano a funzionare
ai massimi regimi.
Contro l'inquinamento spegniamo almeno il riscaldamento.
Oltre
all'impatto economico di un tale spreco, da non sottovalutare dato che
fiumi di denaro pubblico e privato se ne vanno "bruciati" in
combustibile senza alcuna necessità o motivo logico, è importante
ricordare che, nei mesi invernali, il riscaldamento rappresenta una
delle principali e più pericolose fonti di inquinamento atmosferico.
La maggior
parte delle caldaie (solo a Milano più del 65%
degli impianti) - continua la responsabile delle politiche
ambientali di AN - funziona ancora con combustibili fossili (dal carbone,
all'olio combustibile o più spesso al gasolio), che liberano in seguito
alla combustione nell'aria enormi quantità di sostanze cancerogene. Un
vero e proprio attentato alla salute dei cittadini soprattutto se pensiamo
che un'ora di funzionamento di una sola caldaia a gasolio produce
emissioni inquinanti pari a quelle emesse da 250 vetture in movimento sempre
per un'ora (dati UPPI di Bologna).
Nei
mesi più freddi il riscaldamento può arrivare a contribuire fino a quasi
il 40% delle emissioni inquinanti nell'atmosfera, un dato veramente
significativo. Ed è per questo che l'anno scorso ho presentato - ricorda
l'esponente regionale di AN - una proposta di legge, chiedendo che la
Regione stanziasse dei contributi per incentivare, mediante finanziamenti a
fondo perduto, cittadini singoli o associati, enti pubblici e privati, a
convertire i propri impianti di riscaldamento in impianti a metano, fonte
d'energia a minore impatto ambientale, a favore della tutela della salute
dei cittadini e dell'ambiente.
Una proposta
che, come quella presentata a favore della realizzazione di nuovi tratti e
linee della rete metropolitana, è stata prontamente accolta dalla Giunta.
E'
necessario - conclude Silvia Ferretto - da un lato sensibilizzare
maggiormente cittadini e amministratori degli stabili sui danni e sui costi
provocati dallo spreco di combustibile e dall'altro che la pubblica
amministrazione in primis dia il buon esempio.
Milano, 31 marzo 2003