DUE
STRADE CONTRO ODIO E INTOLLERANZA
Dedichiamo due
strade, ad un ragazzo di destra e ad uno di sinistra vittime dell'odio e
dell'intolleranza e del modo peggiore di intendere la politica - questa
la proposta avanzata oggi da Silvia Ferretto
Chi
fa politica - esordisce Silvia Ferretto, fondatrice nel 1994 di un
Comitato contro l'intolleranza ed
il razzismo - ha una grande responsabilità non solo perché deve
amministrare la "res publica", ma anche
perché il suo comportamento influenza enormemente gli animi dei giovani.
Troppo
spesso infatti, purtroppo, il cattivo esempio arriva proprio dai politici,
che con parole e atteggiamenti arrivano allo scontro diretto, in alcuni casi
anche fisico, alimentando un circolo vizioso di intolleranza nei confronti
dell'avversario politico, visto sempre più come "nemico" assoluto e
sempre meno come avversario.
Questo
irresistibile bisogno di crearsi un nemico, qualcuno da odiare ci contagia
nella nostra vita di tutti i giorni, nelle scuole, nelle piazze, negli
stadi. E quando l'odio diventa collettivo trasmette una sensazione di
onnipotenza e fa perdere il controllo.
Le
scritte antisemite contro
Un'escalation
di violenza che deve essere assolutamente fermata e per fare questo è
necessario dare segnali forti ed esempi concreti, riportando il confronto su
una civile contrapposizione dialettica.
Dedicare
due strade che si intersecano l'un l'altra, una a Sergio Ramelli
- studente del Fronte della Gioventù, ucciso a sprangate negli anni
'70 - e l'altra ad un
ragazzo che sarà indicato dalla sinistra stessa, credo possa essere un modo
per cercare, anche con un simbolo, una riconciliazione tanto doverosa quanto
necessaria.
Diciamo
no - conclude Silvia Ferretto - a
chi tenta di trasformare la politica e la vita in una "guerra assoluta".
L'intolleranza non ha colore politico e per sconfiggerla è necessario uno
sforzo comune. Alla base di ogni agire è giusto vi siano diversità ma deve
sempre esserci anche e soprattutto rispetto nei confronti degli avversari,
che non devono essere visti come nemici da eliminare.
Questa
sera il Consiglio Regionale assegnerà, su proposta di Silvia Ferretto, una
medaglia (alla memoria) al valore civile a Giorgio Perlasca, che con le sue
gesta ha rappresentato un esempio per tutti.
Milano, 18 marzo 2003