ESULI  ISTRIANI  E  FOIBE
CANCELLARE VIA TITO DALLA TOPONOMASTICA ITALIANA


In Italia sono ancora vergognosamente presenti vie dedicate al dittatore comunista Maresciallo Tito, lo stesso che si è reso responsabile del tremendo dramma delle foibe e dell'esodo forzato di 350.000 istriani, fiumani e dalmati.  

Oggi, nell'anniversario della firma del trattato di pace con cui nel 1947 le province di Pola, Fiume e Zara, nonché parte delle province di Gorizia e Trieste, passarono alla Jugoslavia - esordisce Silvia Ferretto Clementi, Presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia - è necessario ricordare il dramma di un popolo sottoposto ad inaudite crudeltà da parte dei partigiani di Tito, che non si limitarono a confiscare i beni degli italiani  ma  commisero innumerevoli atrocità nel nome della famigerata "pulizia etnica".  12.000 persone, uomini, donne e bambini, con l'unica colpa di essere italiani, vennero barbaramente massacrati nelle foibe.  

Questo evento storico è stato fino ad oggi censurato o mistificato praticamente da quasi ogni libro di testo e dalla televisione di stato.  

Per ricordare questa tragedia, ho presentato in Consiglio Regionale una mozione a sostegno della Proposta, avanzata dai parlamentari di Alleanza Nazionale, di istituire il 10 febbraio quale Giorno della Memoria e della Testimonianza e chiederò anche che nella toponomastica italiana le strade dedicate al Maresciallo Tito vengano al più presto intitolate ai Martiri delle Foibe.  

Milano, 10 febbraio 2003