SANITA'

APPROVATE PROPOSTE FERRETTO FATUZZO SU "BUONI ANZIANO" E TUTELA DEI PAZIENTI

DOPO LA PAGELLA ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE, APPROVATI ANCHE IL BUONO SOCIO-SANITARIO PER LE FAMIGLIE CHE ASSISTONO A CASA ANZIANI NON AUTO-SUFFICIENTI E LA RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI DI PUBBLICA TUTELA

Approvati oggi in Consiglio altri due Ordini del Giorno presentati da Silvia Ferretto - Presidente della Commissione Cultura e Lavoro della Regione - e Elisabetta Fatuzzo del Partito dei Pensionati.

Dato il costante invecchiamento della popolazione - esordisce Silvia Ferretto - riorganizzare i servizi socio sanitari regionali si rende assolutamente indispensabile.

Il ricovero dell'anziano in case di riposo risulta spesso oltre che "antipatico" anche molto difficoltoso, sia per ragioni economiche sia per ragioni di disponibilità di posti letto nelle strutture preposte, per questo abbiamo puntato - spiegano Ferretto e Fatuzzo - alla valorizzazione di strumenti alternativi come l'assistenza domiciliare integrata e il buono socio-sanitario (circa 400 Euro al mese) che permettono di assolvere a due funzioni: agli anziani di restare in famiglia e a quest'ultima di contare su un aiuto economico e pratico per assisterli.

Nell'Ordine del Giorno approvato oggi abbiamo chiesto dunque maggiori fondi per i buoni socio sanitari e potenziamento dell'ospedalizzazione domiciliare.  

L'altro Ordine del Giorno da noi presentato ed approvato oggi in aula - continuano le due Consigliere Regionali - riguarda ancora una volta la tutela dell'utente che viene in contatto con le strutture socio sanitarie.

Come con il questionario di valutazione dei servizi erogati dalle strutture ospedaliere, pubbliche e private, l'obiettivo è quello di controllare la qualità dei servizi offerti al cittadino, in questo caso tramite uffici preposti (Uffici di Pubblica Tutela) che siano all'interno delle strutture sanitarie ma non da queste dipendenti.

Ancora una volta dunque controllo quale forma di tutela dei diritti del malato con l'obiettivo costante di mettere in contatto diretto gli utenti con le strutture per cercare di migliorare il servizio e garantire quel diritto alla salute che, sancito dalla Costituzione, non può prescindere da strutture e servizi efficienti.

Siamo fermamente convinte - conclude Silvia Ferretto - che un monitoraggio sul livello di qualità dei servizi possa contribuire a combattere efficacemente gli episodi di malasanità, che rischiano in molti casi di compromettere oltre che la qualità della vita anche e soprattutto la salute dei cittadini.

Milano, 06 marzo 2002