PIANO SOCIO SANITARIO

MOZIONE FERRETTO E FATUZZO PER UNA
MAGGIORE TUTELA DEI PAZIENTI
 

CONTROLLIAMO LA QUALITA' DEI SERVIZI EROGATI NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PUBBLICHE E PRIVATE  

Credo - esordisce Silvia Ferretto Clementi, Presidente della Commissione Cultura e Lavoro della Regione, prima firmataria della mozione presentata con Elisabetta Fatuzzo del Partito dei Pensionati - che, per combattere efficacemente gli episodi di malasanità, che rischiano in molti casi di compromettere oltre che la qualità della vita anche e soprattutto la salute dei cittadini, sia necessario sviluppare un costante e completo monitoraggio sul livello di qualità dei servizi. 

Il servizio erogato dalle strutture sanitarie - continua l'esponente regionale di AN - è un tipo di servizio molto particolare perché riguarda la salute e ciò fa si che il paziente si trovi in una condizione di particolare disagio e fragilità, che lo rendono spesso inerme di fronte a comportamenti negligenti o offensivi.

Sono convinta che, proprio per cercare di tutelare l'utente, sia indispensabile istituire un controllo a livello centralizzato dalla Regione, tramite un questionario consegnato a cura della struttura sanitaria a tutti i pazienti all'atto della dimissione - con firma per ricevuta e in busta preaffrancata e indirizzata all'Assessorato alla Sanità.

Il malato - spiega Silvia Ferretto - avrà così la possibilità di esprimere una "valutazione" sulla qualità dei servizi di cui ha usufruito mentre l'Assessorato sarà in grado di monitorare la qualità erogata e percepita dagli utenti dei servizi ospedalieri, comunicandola alle strutture sanitarie affinché le stesse pongano in essere azioni mirate per migliorare i servizi stessi. 

La comunicazione dunque - conclude il Consigliere Regionale - come strumento per mettere in contatto diretto gli utenti con le strutture, per cercare di migliorare un servizio la cui importanza è fondamentale.

Condizioni di degenza confortevoli e rapporti positivi con gli operatori e con le strutture non possono che giovare all'efficacia delle cure e favorire una migliore interazione fra i degenti, le loro famiglie e gli operatori. 

Milano, 30 gennaio 2002