SANITA'

NO A USO FARMACEUTICO CANNABIS

L'approvazione della mozione dei Radicali sull'utilizzo della canapa indiana per fini terapeutici - esordisce Silvia Ferretto, Presidente della Commissione Cultura e Giovani della Regione Lombardia - prima firmataria della mozione "proibizionista" approvata nella stessa seduta dal Consiglio Regionale, prima di quella dei Radicali, ha prodotto, come prevedibile, un effetto fortemente negativo per il messaggio fuorviante che viene lanciato ai ragazzi.

Le istituzioni dovrebbero supportare le famiglie nel loro difficile compito educativo e non provocare ulteriori difficoltà nel far comprendere quanto la droga sia dannosa per la salute.

Compito fondamentale dello Stato, sancito anche dalla Costituzione all'art.32, è di tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività.  A tal proposito, è importante ricordare che il Consiglio Regionale ha approvato anche la mozione Ferretto, con la quale la Regione, viste anche le negative e fallimentari esperienze di altri paesi europei (Svizzera e Olanda in primis), dichiara il proprio NO deciso ad ogni ipotesi di legalizzazione, e chiede che vengano approfonditi gli studi sul possibile uso di farmaci analgesici oppiacei per scopi medici e comunque solo in alcuni e limitati casi ed esclusivamente nelle strutture ospedaliere per lenire gravi sofferenze.

E' bene ricordare che l'efficacia medica dei cannobinoidi non è stata affatto scientificamente dimostrata - sottolinea l'esponente regionale di AN - ed è quindi evidente che, non solo non possiamo fare esperimenti sulla pelle di migliaia di ragazzi, ma è un grave errore lanciare questo tipo di messaggi, che rischiano di suonare come un'istigazione all'utilizzo.

Non dimentichiamo che - conclude Silvia Ferretto - esistono già decine di farmaci, con effetti comprovati scientificamente, in grado di curare efficacemente le stesse patologie che si vorrebbero curare con i cannabinoidi.

La Regione Lombardia, come previsto dalla mozione Ferretto si è impegnata a svolgere un'attività di prevenzione nelle scuole, nelle discoteche e in tutti quei luoghi frequentati dai giovani per informarli e metterli in guardia sugli effetti devastanti derivanti dall'assunzione di tutte le droghe, comprese hashis e marijuana.

Milano, 02 maggio 2002