NO
alla legalizzazione delle droghe, SI alla prevenzione e all'utilizzo di
farmaci oppiacei nella terapia del dolore
Approvata oggi in consiglio
Regionale la mozione sulla droga di Silvia Ferretto Clementi, Presidente
della Commissione Cultura della Regione Lombardia, sottoscritta anche da AN,
CCD e FI.
Un segnale importante -
esordisce l'esponente regionale di AN - in un momento molto delicato in
cui l'uso di sostanze psicoattive fra le fasce deboli e giovanili sta
assumendo proporzioni sempre più ampie e preoccupanti.
Il dilagare delle nuove droghe
sintetiche (Ecstasy e derivati) - economiche e micidiali - il cui
consumo è aumentato nell'ultimo anno del 400% ci mette di fronte ad una
nuova emergenza che, a causa di una lacunosa legislazione in merito, è
molto difficile riuscire ad affrontare.
Ritengo indispensabile -
continua Silvia Ferretto - sulla base anche delle esperienze fallimentari
degli altri paesi in cui si è tentata la via della legalizzazione delle
droghe leggere, intervenire reprimendo perchè credo doveroso che lo Stato
aiuti i propri cittadini a vivere e non a morire.
Le droghe "uccidono" l'uomo
in ogni caso: se non lo fanno dal punto di vista fisico lo possono
annientare sul piano morale e psichico rendendolo schiavo e non più uomo
libero. Il tossicodipendente non è in grado di autodeterminarsi, né di
valutare correttamente la realtà e per questo, nel suo interesse e in
quello della collettività, qualcuno deve decidere per lui.
Con
l'approvazione della mozione Ferretto la Regione si schiera decisamente
contro qualsiasi tipo di legalizzazione delle sostanze stupefacenti,
consentendo l'uso di farmaci analgesici oppiacei esclusivamente nelle
terapie del dolore - perché, sostiene il consigliere regionale di AN, è
giusto far di tutto per alleviare le sofferenze delle persone malate.
Con la mozione - conclude Silvia
Ferretto - si chiede inoltre di investire di più sulle attività di
prevenzione e di informazione sugli effetti devastanti derivanti
dall'assunzione delle droghe - unici e reali strumenti per combattere
efficacemente alla fonte questa gravissima piaga sociale.
Milano, 30
aprile 2002