Con la disciplina attuale -
esordisce la consigliera regionale - troppo spesso nelle strutture
ospedaliere la rigidità degli orari rende impossibile ai familiari o alle
persone vicine affettivamente al degente di assisterlo costantemente ed in
modo adeguato.
La Regione Lombardia ha già
garantito ad ogni cittadino lombardo la possibilità di scegliere fra
strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate.
Si tratta - continua Silvia
Ferretto - di fare un ulteriore passo avanti, dando la possibilità a tutti,
e non solo a chi può permettersi di pagare, di poter contare, 24 ore su 24,
su un'assistenza non sanitaria da parte di amici o parenti.
La presenza di una persona cara,
non necessariamente parente è un contributo importante, sul piano
psicologico e affettivo, al miglioramento della condizione di disagio del
cittadino ricoverato, indotta dal particolare stato di salute e dalla
degenza.
La proposta è quella di avviare
l'iniziativa almeno a livello sperimentale -
conclude l'esponente regionale di AN - Una maggiore "umanizzazione"
del ricovero e di flessibilità delle strutture ospedaliere non sembrano
essere incompatibili con le
ovvie esigenze di carattere igienico sanitario e organizzative degli
ospedali. All'Ospedale San
Martino di Genova per esempio, dove questa iniziativa è stata inserita nel
Regolamento di Accesso già da tempo, sta portando ad ottimi risultati.
Milano,
29 aprile 2002