EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE

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Silvia Ferretto - Presidente della Commissione Cultura, Giovani e Istruzione della Regione Lombardia - ha raccolto la segnalazione di alcuni genitori, fortemente indignati e preoccupati di fronte allo scempio diseducativo cui i loro ragazzi, frequentanti la 2° classe di un istituto superiore milanese, sono sottoposti durante le ore di educazione sessuale. Silvia Ferretto ha  denunciato il caso all'opinione pubblica, attraverso la trasmissione di Telelombardia Prima Serata. 

"Anche l'Osservatorio sui Diritti dei Minori ha espresso un giudizio fortemente critico sul metodo  educativo e sul linguaggio adottatati da alcune scuole, definendoli 'promozione degli aspetti lessicali della pornografia pura'", ricorda la consigliera regionale di AN.

"Ho avuto modo - spiega Silvia Ferretto -di visionare il "materiale didattico" (di cui allego qualche esempio) che viene utilizzato in classe, il cui contenuto è di una volgarità inimmaginabile.

L'educazione sessuale è sicuramente molto importante - continua l'esponente regionale di AN - ma, data la delicatezza dell'argomento di cui tratta, è fondamentale che la stessa venga svolta con un linguaggio corretto e scientificamente appropriato , visto che ci si rivolge ad un pubblico per certi aspetti indifeso e costretto ad ascoltare ciò che viene somministrato ex cathedra. Il rischio è di scadere nella volgarità o nell'inadeguatezza e anche nella cattiva informazione, per questo è necessario verificare attentamente i contenuti, il linguaggio nonché le modalità di insegnamento."

Sulla questione Silvia Ferretto ha inviato una lettera al Direttore Scolastico Regionale chiedendogli di intervenire tempestivamente ed avviare un'indagine conoscitiva.

"Sono fortemente preoccupata per quello che sta avvenendo nelle scuole, e mi auguro che il direttore regionale intervenga per porre fine a questi episodi gravi tutt'altro che isolati." conclude Silvia Ferretto.

Milano, 20 marzo 2002