Il BUONO MAMMA invece dell’asilo: un milione alle
mamme che per tre anni scelgono di rinunciare al lavoro per accudire i loro
bambini nei primi anni di vita.
Un BUONO MAMMA per andare incontro alle esigenze
delle famiglie e per far spendere meno allo Stato per la gestione degli asili
nido – così Silvia Ferretto, Presidente della Commissione Cultura della
Regione, che a questo proposito ha presentato un progetto di legge in
Consiglio Regionale.
Il BUONO MAMMA – spiega la Ferretto - è un
contributo che viene assegnato alle madri che sceglieranno di rimanere a casa
con i loro figli nei loro primi 3 anni di vita e rappresenta un’opportunità
in più di scelta per le famiglie e per le madri in particolare.
La proposta – sottolinea l’esponente regionale
di AN - offre un’alternativa, non rappresenta un’imposizione: le madri che
volontariamente sceglieranno di restare a casa dal lavoro per tre anni (gli
anni dell’asilo nido) con i loro figli avranno la possibilità di accedere
al contributo. Le madri invece che, una volta avuto il figlio, vorranno
proseguire a lavorare continueranno ad avere il sacrosanto diritto di poterlo
fare e potranno portare il bambino all’asilo nido.
A questo riguardo e proprio per dare un sostegno ai
genitori nella cura dei figli e contribuire a far loro meglio conciliare
scelte professionali e familiari – continua la Presidente della Commissione
Cultura - ho presentato anche un altro Progetto di Legge con cui chiedo che la
Regione Lombardia incrementi i contributi riservati all’infanzia,
potenziando i servizi ad essa connessi - asili nido e ludoteche in primis.
Il BUONO MAMMA - conclude la Ferretto – è
conveniente anche per le casse dello Stato. Se si pensa infatti che il Comune
spende tra il milione e mezzo e il milione e seicento mila lire per ogni
bambino che va all’asilo, si comprende quanto questa novità possa essere
conveniente anche dal punto di vista economico.
Milano, 04 gennaio 2002