Istituzione di una
Commissione Regionale, riconoscimento dello status di anziano nelle tutele
previste dalla Costituzione, inasprimento delle pene e servizio civile -
queste alcune delle proposte a favore degli anziani portate avanti dalle
Consigliere Regionali Ferretto, Fatuzzo e Dalmasso.
In Italia più del 18% della popolazione ha superato
i 65 anni - esordiscono Silvia Ferretto, Presidente della Commissione
Cultura e Lavoro della Regione, Elisabetta Fatuzzo - Partito Pensionati
e Sveva Dalmasso - Per la Lombardia. Un dato di fatto importante e
inconfutabile che ci pone di fronte ad una nuova realtà sociale che per
essere affrontata richiede nuovi strumenti.
Riteniamo innanzi tutto indispensabile -
proseguono - che venga al più presto istituita una Commissione
Regionale "Pensionati e Terza età", che si occupi delle loro
problematiche e necessità specifiche.
Gli anziani - spiegano Ferretto e Fatuzzo - sono
soggetti deboli, spesso in grave stato di difficoltà e di emarginazione,
che necessitano per questo di una particolare attenzione e tutela da parte
delle Istituzioni.
Di qui la proposta di inserire nell'art. 31 della
Costituzione l'anziano quale figura giuridica da tutelare e di
modificare l'art. 61 del Codice Penale, aggiungendo, fra le circostanze
aggravanti previste, quella di aver commesso il reato nei confronti di
persona di età pari o superiore a 65 anni.
Troppo spesso infatti le persone anziane vengono prese di mira e
sono vittime, oltre che di aggressioni, scippi e rapine anche di truffe e
raggiri colossali.
Un ultimo punto - concludono le Consigliere
Ferretto, Fatuzzo e Dalmasso - riguarda il riconoscimento del ruolo e
della funzione che le persone anziane svolgono nella nostra società.
Pensiamo ad una sorta di "servizio civile" - per esempio attività
di sorveglianza fuori dalle scuole, attività volontarie di manutenzione e
cura dei terreni e giardini comunali, etc. - che promuova la
partecipazione degli anziani alla vita sociale, civile e culturale della
comunità, valorizzando allo stesso tempo le loro risorse umane, affettive
e cognitive. Anche questo, crediamo, è un modo per combattere la
solitudine e l'emarginazione.
Milano, 26 febbraio 2002