SCUOLE SICURE
E PIANI DI EVACUAZIONE
Controllo
delle strutture degli edifici scolastici, interventi di ripristino,
predisposizione di piani di evacuazione e censimento delle scuole a rischio
- questo il contenuto della lettera
inviata oggi da Silvia Ferretto all'Assessore Carlo Lio
Dopo la tragedia occorsa in Molise
in seguito al crollo di un edificio scolastico, in cui decine di persone,
per lo più bambini, hanno perso la vita - esordisce Silvia Ferretto,
Presidente della Commissione Cultura della Regione - è assolutamente
indispensabile che venga verificata quanto prima la stabilità strutturale
degli edifici scolastici regionali.
Come confermato dalla Protezione
Civile Regionale, la Lombardia non si trova in una zona a particolare
rischio di gravi scosse sismiche ma possibili crolli potrebbero comunque
occorrere in seguito a cedimenti strutturali degli edifici stessi, che
potrebbero derivare dalle cause più diverse (da
mancate manutenzioni alle strutture, a errate politiche di
urbanizzazione, a scosse telluriche, anche di modesta entità - come
quella avvertita oggi nella zona d'Iseo (BS) in seguito alla quale diverse
scuole nell'area sono state evacuate - che, innocue per edifici "sani"
potrebbero rivelarsi invece fatali per quelli "instabili).
Per questo
ritengo della massima importanza - continua l'esponente regionale di AN,
al fine di svolgere una tempestiva e doverosa opera di prevenzione, che la
Protezione Civile avvii al più presto iniziative concrete per la
prevenzione del rischio di crolli negli edifici scolastici.
Pensavo alla distribuzione alle scuole di una "Scheda di
autovalutazione" da compilare e restituire a cura delle stesse, come già
è stato fatto nell'ambito del programma della prevenzione del rischio per
gli edifici residenziali. La scheda agevolerebbe e velocizzerebbe
l'acquisizione di informazioni, consentirebbe di individuare con maggiore
celerità le situazioni potenzialmente più precarie e, dopo un'indagine
più approfondita, di effettuare gli eventuali interventi ritenuti necessari
dapprima proprio sugli edifici maggiormente a rischio.
Per prevenire ed evitare tragedie
- conclude Silvia Ferretto - oltre ad indagini conoscitive ed interventi
sulle strutture, considerato che gli
edifici scolastici possono trovarsi in situazioni a rischio anche per altre
cause (perché situati in prossimità di impianti classificati ad alto
rischio, secondo la direttiva Seveso 2 o in zone a rischio idrogeologico
per esempio), è altrettanto necessario che si impari a gestire nella
maniera migliore eventuali situazioni di emergenza. Di qui l'importanza
dei piani di evacuazione, che tutte le scuole sarebbero tenute a predisporre
effettuando regolarmente periodiche esercitazioni, che troppo spesso invece
vengono sottovalutati e completamente dimenticati.
Per
poter intervenire in modo mirato ho chiesto infine all'Assessore Lio di
poter sapere quali siano le scuole che hanno già definito piani di
evacuazione, quali quelle localizzate in prossimità di impianti a rischio e
quali quelle situate in zone a rischio idrogeologico.
Milano, 13 novembre 2002