STOP ALL'USO INDISCRIMINATO 
DEGLI ANTIBIOTICI
 

Una mozione per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione degli operatori sanitari e degli utilizzatori finali per un utilizzo corretto dei farmaci antibiotici

La situazione è davvero preoccupante - esordisce Silvia Ferretto Clementi, Presidente della Commissione regionale Cultura - e non solo a livello italiano, ma mondiale.

Già nel 1999 in una risoluzione del consiglio della EU si rileva la gravità del problema della resistenza agli antibiotici per la sanità pubblica mondiale a causa della conseguente crescita della "morbilità e mortalità causata dalle malattie trasmissibili".

L'utilizzo indiscriminato e inutile di questo tipo di farmaci infatti, che vengono troppo spesso impiegati anche per il trattamento di patologie contro le quali non sono efficaci, hanno accresciuto la resistenza dei ceppi batterici e comportato come conseguenza preoccupante una difficoltà crescente nel curare le malattie batteriche.

E così negli anni 2000, se si ha a che fare con batteri antibiotico resistenti, si può rischiare di morire per una "banale" malattia batterica.

Purtroppo - continua l'esponentte regionale di AN - gli antibiotici sono già presenti in molte delle cose che mangiamo (carne, pesce, vegetali) e per questo il nostro organismo si ritrova ad assumerne dosi di cui non necessita in modo costante, inconsapevole ed involontario.

L'assunzione quindi di dosi inutili ulteriori non fa che andare nella direzione di alimentare le resistenze batteriche, con il concreto rischio di vanificarne l'effetto nelle terapie in cui il loro uso è richiesto.   L'uso massiccio ed indiscriminato di antibiotici è determinato da una serie di fattori fra cui in particolare quello psicologico in base al quale è il paziente stesso che chiede al proprio medico curante (ottenendolo spesso) di prescriverglieli perché è convinto di poter guarire prima ma anche sicuramente le pressioni commerciali da parte delle aziende produttrici di tali farmaci sui medici di base perchè li prescrivano.

Il risultato è che, secondo dati dell'Osservatorio Epidemiologico Nazionale, nel 1999, ben il 16% della spesa farmaceutica complessiva era composta proprio da antibiotici.

Ma il problema non va posto solo in termini economici, ma anche e soprattutto sul piano della tutela della salute dell'individuo, messa fortemente a rischio da un uso eccessivo di antibiotici".

Per questo, con la mia mozione - conclude Silvia Ferretto - invito alla Giunta a realizzare campagne di sensibilizzazione capillari rivolte non solo agli operatori sanitari, ma anche agli allevatori e alle famiglie, al fine di impedire usi superflui e inadeguati e contrastare così il fenomeno della resistenza agli antibiotici, emanare delle direttive di condivisione, con i medici prescrittori, dei risultati di indagini conoscitive sull'uso di antibiotici con conseguente adozione di interventi mirati a ridurre il livello di prescrizioni improprie ed attivare quanto prima un controllo coordinato, un'azione preventiva nonché un'attività di ricerca per un migliore utilizzo degli antibiotici al fine di evitare l'acuirsi del fenomeno della resistenza agli antibiotici.

Milano, 01 novembre 2002