FIAT
ARESE
SILVIA
FERRETTO (AN) E MASSIMO PONZONI (FI) AUDIZIONE IN COMMISSIONE LAVORO E
OCCUPAZIONE SULLA
GRAVE CRISI DELLO STABILIMENTO DI ARESE
La Regione Lombardia
scende direttamente in campo per esprimere piena solidarietà ai lavoratori
della Fiat Alfa Romeo di Arese, alla ricerca di un percorso che possa
offrire prospettive certe ai lavoratori interessati dalla crisi aziendale,
che nel caso dello stabilimento di Arese coinvolge complessivamente più di
900 addetti.
E’ così che, su
iniziativa di Silvia Ferretto Clementi, Presidente della VII° Commissione
regionale “Cultura, Occupazione e Lavoro”, e del Vice Presidente della
stessa Commissione Massimo Ponzoni, mercoledì 16 ottobre la VII°
Commissione regionale incontrerà a partire dalle ore 9.45 le rappresentanze
sindacali dell’azienda (Cgil, Cisl, Uil, Slai Cobas e Flmuniti Cub), una
rappresentanza della proprietà, i sindaci dei Comuni di Arese, Rho,
Bollate, Garbagnate e Lainate, l’assessore al Lavoro della Provincia e gli
assessori regionali alla Formazione e Lavoro
- Alberto Guglielmo - e all’Industria, Piccola Media Impresa e
Cooperazione - Massimo Zanello.
All’incontro è stata
invitata anche la Commissione regionale Attività Produttive.
L’intento è quello di
ricercare il maggiore coinvolgimento istituzionale possibile per trovare
soluzioni e risposte concrete al rischio sempre più imminente della
chiusura del complesso Alfa Romeo.
“Siamo
particolarmente vicini ai lavoratori della Fiat Alfa Romeo di Arese –
spiegano i promotori del “tavolo di lavoro” regionale Silvia Ferretto e
Massimo Ponzoni - e condividiamo le
angosce e le preoccupazioni dei dipendenti dello storico marchio che rischia
ora d’essere ammainato con gravi conseguenze per tutta la zona. I
dipendenti a rischio –
proseguono i due massimi esponenti della VII° Commissione consiliare - sono
un migliaio ma le ripercussioni a livello economico e sociale si
profilano essere ben più ampie. Mi riferisco a coinvolgimenti diretti (le
famiglie dei dipendenti) ma anche a quelli determinati dall’indotto. La
grave crisi del colosso automobilistico italiano rischia infatti di
ripercuotersi su tutto il sistema economico lombardo, con un pericolosissimo
effetto domino sulle decine e decine di aziende dell’indotto produttivo
Fiat con evidenti ulteriori inevitabili risvolti occupazionali. Finalità
principale dell’incontro da noi promosso – concludono Ferretto e
Ponzoni - è avviare una
discussione seria ed approfondita per giungere ad una possibile
applicazione, nonostante la crisi, dell’accordo di programma che prevedeva
la reindustrializzazione dell’area.
Un
obiettivo oggi ancora più difficile,
per il raggiungimento del quale la Regione Lombardia vuol fare la
propria parte fino in fondo”.
Milano, 10 ottobre 2002