APPROVATA
MOZIONE FERRETTO
CONTRO LE MUTILAZIONI SESSUALI
Sostegno
alle iniziative per la prevenzione del fenomeno delle mutilazioni sessuali,
assistenza alle donne, controlli e inasprimento delle pene – questo il
contenuto della mozione approvata oggi in aula
Silvia
Ferretto – Presidente della Commissione Cultura della Regione – ha
espresso profonda soddisfazione per l’approvazione della mozione, da lei
presentata nel marzo dello scorso anno e sottoscritta anche da tutti gli
altri gruppi consiliari.
Con
l’intensificarsi del fenomeno dell’immigrazione – esordisce il
consigliere regionale di AN - il problema delle mutilazioni sessuali
sta
assumendo anche in Italia dimensioni sempre più drammatiche. Basti pensare
che da alcune ricerche è emerso che più di 10.000 bambine siano già state
infibulate in Italia.
Questo
tipo di pratiche – continua Silvia Ferretto – sono purtroppo
profondamente radicate negli usi e costumi di alcuni paesi (in alcune
nazioni del terzo mondo queste operazioni disumane vengono praticate a più
dell’80% delle donne) e continuano a tutt’oggi ad essere tramandate,
anche al di fuori del loro paese d’origine.
Il
diritto alla conservazione delle culture e delle tradizioni dei paesi
d’origine è sacrosanto ma questo tipo di crudeltà nei confronti delle
donne sono assolutamente inaccettabili in quanto, oltre a comportare seri
rischi per la salute, sono profondamente lesive dei diritti fondamentali
alla dignità, integrità e libertà di ogni persona nonché dei diritti dei
minori.
Nella
mia mozione, oggi approvata dall’aula – prosegue il consigliere
regionale - chiedo l’intervento della Regione per prevenire il fenomeno
delle mutilazioni sessuali sostenendo alcune iniziative già positivamente
avviate in Lombardia e promuovendone altre presso ASL e Aziende ospedaliere
affinché le strutture sanitarie ambulatoriali e i consultori pubblici e
privati attivino iniziative di informazione e di ascolto per le donne.
Le
attività di prevenzione ed informazione devono essere portate avanti anche
nelle scuole, affinché la consapevolezza dei diritti umani possa essere
acquisita fin dalla giovane età e divenire patrimonio comune e condiviso.
Fondamentale
infine – conclude Silvia Ferretto – un’intensificazione dei controlli
e l’inasprimento delle pene per chi si rendesse reo di continuare ad
effettuare queste pratiche.
Milano, 08 ottobre 2002