LATINO
COMMISSIONE
APPROVA
PROGETTO DI LEGGE FERRETTO (AN)
Approvato
questa mattina dalla Commissione Cultura della Regione il progetto di legge
presentato da Silvia Ferretto per sostenere e rivalutare la lingua e la
cultura latina.
La
Proposta di Legge, presentata nell'aprile scorso in duplice versione -
italiano e latino - dalla Presidente della Commissione stessa e sottoscritta
anche da altri 20 Consiglieri Regionali della Lombardia (AN, FI, PPI, Verdi,
CCD, Pensionati), ha l'obiettivo
di favorire, attraverso interventi della Regione, l'istituzione di corsi
di lingua e civiltà latina offrendo così la possibilità di approfondire e
arricchire la conoscenza dell'italiano, lo sviluppo delle capacità
logico-linguistiche e lo stesso potenziamento del metodo analitico di
studio.
Visibilmente
soddisfatta Silvia Ferretto che racconta come negli ultimi mesi siano state
numerosissime le persone che hanno chiesto informazioni sul progetto.
Il
grande interesse intorno a questa proposta ci conferma ancora una volta
quanto il latino sia ancora oggi considerato come uno dei simboli più
importanti della nostra identità culturale e religiosa e rappresenti le
radici profonde della comunità italiana ed europea.
"Le
radici profonde non gelano" -
ricordava Tolkien - ed è per questo che il latino non è morto ma vivo, ed
è presente, anche se a volte non ne siamo consapevoli, in ogni aspetto
della nostra vita quotidiana. E' presente nel nostro DNA, nelle nostre
lingue, nei nostri dialetti, nelle nostre leggi, nei monumenti e nelle
strade di tutta Europa e ci ricorda ogni giorno la nostra comune identità,
che non è solo quella economico-monetaria dell'Euro ma anche e
soprattutto quella delle tradizioni umanistiche e culturali.
La
cultura - continua l'esponente regionale di AN - è innanzitutto capacità
critica e di comprensione e libertà di pensiero. Mortificando la cultura
umanistica, si appiattiscono le menti.
Lo
studio della cultura e della lingua latina - conclude Silvia Ferretto -
deve essere reintrodotto fin dalle scuole medie, affinché i nostri figli
possano sentirsi parte di una comunità e non alieni venuti dal nulla. Una
base culturale classica è fondamentale perchè rende l'individuo libero e
consapevole, in grado di dominare le proprie passioni oltre che quelle del
mondo e di spingerlo alla ricerca della "verità".
Milano, 25 settembre 2002