PIU’ CONTRIBUTI PER LA SCALA

 Presentato un Ordine del Giorno per incrementare i contributi della Regione a favore del Teatro alla Scala

Il Teatro alla Scala – esordisce Silvia Ferretto Clementi - Presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia – rappresenta per la Lombardia e l’Italia un’inestimabile ricchezza artistica e culturale tra le più importanti al mondo e che per questo abbiamo il dovere di difendere e preservare.

Purtroppo, in periodi di crisi la tendenza è quella di tagliare i fondi a tutte quelle attività che vengono, erroneamente, ritenute “non fondamentali”, dimenticando che il patrimonio culturale ed artistico di una nazione è invece qualcosa di unico e di irripetibile e che è dovere delle istituzioni valorizzarlo e proteggerlo.

La Scala – continua l’esponente regionale di AN - si trova in un momento del tutto particolare. Le ingenti spese straordinarie per la ristrutturazione necessaria ed assolutamente indifferibile e quelle per il trasloco al Teatro degli Arcimboldi, si aggiungono alle spese di gestione ordinaria e le risorse a disposizione sono assolutamente insufficienti.

La Regione e lo Stato dovrebbero investire di più e meglio nella cultura, ponendo fine alla consuetudine dei finanziamenti indiscriminati a pioggia, che troppo spesso assorbono ingenti risorse economiche senza portare adeguati benefici né alla cultura stessa né tanto meno alla collettività.

E’ giusto - insiste Silvia Ferretto - investire in nuove attività culturali ma è anche indispensabile tutelare il nostro immenso patrimonio artistico e culturale, frutto di millenni di storia e di cultura, la cui unicità e ricchezza sono indiscutibili e che, correttamente preservati, valorizzati e oculatamente gestiti, possono trasformarsi da centri di costo in risorse non solo culturali ma anche economiche.

La creazione di un circuito lirico e culturale così importante e significativo valorizzerebbe il nostro patrimonio e rappresenterebbe un importante polo d’attrazione per il turismo, con conseguenti tangibili benefici per tutto il settore terziario e il suo indotto

La Regione – conclude il Presidente - dunque deve fare la sua parte ma anche il governo non può esimersi dal contribuire congruamente.

Milano, 19 luglio 2002