E' con viva soddisfazione
che Silvia Ferretto Clementi - Presidente della Commissione Cultura della
Regione Lombardia, nonché promotrice della petizione contro il fanatismo
islamico ha illustrato oggi, durante una conferenza stampa in Regione, i
primi risultati dell'iniziativa.
Ad oggi
- esordisce la Consigliera Regionale di AN - sono 14.231 i cittadini che
hanno firmato per dire no all'8 per mille ai musulmani e chiedere lo
scioglimento del partito islamico. Un dato impressionante, tanto più se si
considera che l'iniziativa è stata pubblicizzata per lo più a livello
regionale mentre le firme, grazie evidentemente ad un efficientissimo
passaparola, arrivano da tutte le regioni d'Italia, dal Nord (in
particolare Lombardia, Piemonte, Liguria e Trentino Alto Adige), dal centro
(soprattutto Toscana ed Emilia) e dal Sud (in testa Campania, Puglia e
Sicilia) da cittadini di destra e di sinistra. Ho ricevuto firme persino
dagli Stati Uniti di cittadini italiani che vivono là. La raccolta firme
continuerà anche durante l'estate. Molti cittadini sono partiti per le
vacanze con i moduli da portare in spiaggia o in montagna per far firmare
amici o conoscenti.
Il
nostro obiettivo sono le 50.000 firme.
Da
quando è partita l'iniziativa il mio sito ha registrato più di 5 mila
contatti, ho ricevuto centinaia di telefonate, di lettere e di e-mails di
cittadini che mi dichiarano il loro sostegno, persone che hanno capito che
questa è una battaglia contro l'intolleranza ed il fanatismo e non contro
una razza, un colore o una religione.
Gli
italiani sono preoccupati per il proprio futuro. Hanno paura che i diritti
civili, politici e religiosi garantiti dalla nostra costituzione possano
essere calpestati.
La
cultura islamica è profondamente diversa dalla nostra e si basa su una
imprescindibile commistione tra regole religiose e regole dello stato,
pericolosissima perché prevede la guerra santa come strumento di
dominazione. I musulmani
rifiutano l'integrazione, sono contrari ad ogni forma di reciprocità e
considerano un dogma imporre le proprie leggi ovunque.
In
Italia, dove sia ben chiaro ognuno è libero di fare le scelte religiose e
politiche che ritiene più opportune, le uniche leggi da rispettare sono e
devono restare quelle italiane e la Costituzione mentre la legge islamica,
in forte contrasto con l'ordinamento giuridico italiano ed europeo, non
potrà mai essere applicata.
Tutte le informazioni per poter
aderire o collaborare alla raccolta firme sono disponibili sul sito internet
www.ferretto.it o al nr. 02/67486219.
Milano, 18 luglio 2002