CONTRO IL FANATISMO ISLAMICO PIU' DI 14 MILA FIRME IN 40 GIORNI

E' con viva soddisfazione che Silvia Ferretto Clementi - Presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia, nonché promotrice della petizione contro il fanatismo islamico ha illustrato oggi, durante una conferenza stampa in Regione, i primi risultati dell'iniziativa.  

Ad oggi - esordisce la Consigliera Regionale di AN - sono 14.231 i cittadini che hanno firmato per dire no all'8 per mille ai musulmani e chiedere lo scioglimento del partito islamico. Un dato impressionante, tanto più se si considera che l'iniziativa è stata pubblicizzata per lo più a livello regionale mentre le firme, grazie evidentemente ad un efficientissimo passaparola, arrivano da tutte le regioni d'Italia, dal Nord (in particolare Lombardia, Piemonte, Liguria e Trentino Alto Adige), dal centro (soprattutto Toscana ed Emilia) e dal Sud (in testa Campania, Puglia e Sicilia) da cittadini di destra e di sinistra. Ho ricevuto firme persino dagli Stati Uniti di cittadini italiani che vivono là. La raccolta firme continuerà anche durante l'estate. Molti cittadini sono partiti per le vacanze con i moduli da portare in spiaggia o in montagna per far firmare amici o conoscenti.

Il nostro obiettivo sono le 50.000 firme.

Da quando è partita l'iniziativa il mio sito ha registrato più di 5 mila contatti, ho ricevuto centinaia di telefonate, di lettere e di e-mails di cittadini che mi dichiarano il loro sostegno, persone che hanno capito che questa è una battaglia contro l'intolleranza ed il fanatismo e non contro una razza, un colore o una religione.

Gli italiani sono preoccupati per il proprio futuro. Hanno paura che i diritti civili, politici e religiosi garantiti dalla nostra costituzione possano essere calpestati.

La cultura islamica è profondamente diversa dalla nostra e si basa su una imprescindibile commistione tra regole religiose e regole dello stato, pericolosissima perché prevede la guerra santa come strumento di dominazione.  I musulmani rifiutano l'integrazione, sono contrari ad ogni forma di reciprocità e considerano un dogma imporre le proprie leggi ovunque.

In Italia, dove sia ben chiaro ognuno è libero di fare le scelte religiose e politiche che ritiene più opportune, le uniche leggi da rispettare sono e devono restare quelle italiane e la Costituzione mentre la legge islamica, in forte contrasto con l'ordinamento giuridico italiano ed europeo, non potrà mai essere applicata.

Tutte le informazioni per poter aderire o collaborare alla raccolta firme sono disponibili sul sito internet www.ferretto.it o al nr. 02/67486219.  

Milano, 18 luglio  2002