SCUOLA:
LIBRI DI TESTO
RICORDARE LE FOIBE E LE VITTIME DEL COMUNISMO NON SIGNIFICA METTERE IN DISCUSSIONE
GLI ORRORI DELL'OLOCAUSTO
Silvia
Ferretto Clementi Presidente della commissione Cultura della Regione
Lombardia, e prima firmataria della mozione Lombarda sui libri di testo,
tornando oggi sull'argomento ha precisato: "E'
evidente che un riesame del materiale didattico ed in particolare dei
libri di storia, non significa in alcun modo, cancellare gli orrori
dell'Olocausto. Ricordare anche gli italiani uccisi nelle foibe dai comunisti di
Tito, e far sapere alle giovani generazioni quali e quanti massacri sono
stati compiuti all'ombra della falce e martello, non giustifica ne potrà
mai modificare il giudizio di condanna, morale, politico e storico delle
persecuzioni razziali."
"A
nessuno" ha
proseguito il Presidente della Commissione Cultura di A.N. "è
mai passato per la mente di censurare la pubblicazione di qualsiasi tipo
di libro, noi chiediamo semplicemente che sui banchi di scuola non
finiscano testi preposti esclusivamente All'indottrinamento 1
roghi" ha concluso la Ferretto "non mi sono mai piaciuti, anche
perché negli anni del liceo li ho subiti in prima persona quando durante
un tentativo di distribuzione di volantini del Fronte della Gioventù,(nei
quali veniva espressamente condannata l'occupazione sovietica in
Afganistan) al grido di "morte al fascio" i democratici e
tolleranti "compagni" della mia scuola fecero un gran falò
della mia borsa e dei miei volantini. Mi
auguro che la sinistra non voglia continuare sulla strada del linciaggio
morale e politico dell'avversario, auspico un civile confronto e spero che
la stessa sappia isolare coloro che in politica non accettano avversari ma
voglion
Milano, 11 novembre 2000