Approvata in
Consiglio regionale la legge sull'elettrosmog
PERCHE' SI' A
QUESTA LEGGE
Milano,
1 giugno 1999 - Silvia Ferretto, consigliere regionale di Alleanza
Nazionale, attiva sostenitrice della battaglia contro l'inquinamento da
elettrodi e antenne, ha votato a favore della legge regionale sull'elettrosmog.
"Ho ritenuto corretto votare a favore di questa legge - puntualizza
la Ferretto - nonostante non siano state accolte alcune mie proposte
(distanza di 150 m da case, scuole, asili e ospedali e sanzioni più
severe) perché, comunque, la legge che oggi è stata votata dal Consiglio
regionale è di fatto più restrittiva e cautelativa di quella voluta dal
ministro dell'ambiente Edo Ronchi, il quale oltre a non aver imposto
alcuna distanza tra le case, le scuole, gli ospedali e le antenne ha
inserito nel decreto il limite meno cautelativo di 6 V/m della regione Lombardia. Il decreto del
"ministro verde" ha di fatto permesso il proliferare selvaggio
di migliaia di antenne, senza che nessun parlamentare dei Verdi, dei DS o
del Ppi (che ora contestano la legge regionale) abbia trovato il coraggio
di esprimere alcuna critica.
Ritengo comunque di dover
precisare - continua l'esponente di AN - che il mio voto all'emendamento
sulle distanze dell'assessore Nicoli è stato contrario.
Sempre
in merito all'elettrosmog, un altro punto sta a cuore alla Ferretto: il
corretto esercizio del controllo, che deve vedere una netta distinzione
tra controllore e controllato.
"Auspico - dice la
Ferretto - controlli severi, rigorosi e, soprattutto, trasparenti nei
confronti delle società che gestiscono gli impianti".
Silvia
Ferretto, con l'approvazione della legge sull'elettrosmog non ha,
comunque, concluso la sua battaglia sulla sicurezza e sul diritto alla
salute. L'esponente di AN è ora in attesa dell'approvazione in Consiglio
regionale di un'altra delle sue proposte di legge con la quale chiede
l'inserimento dei tracciati degli elettrodotti all'interno dei piani
regolatori.
"Perché un piano
regolatore sia completo e, quindi, corretto nella sua funzione
pianificazione - spiega Silvia Ferretto - è necessario che riporti anche
i tracciati degli elettrodotti esistenti, nonché la previsione di quelli
futuri, entrambi con una fascia di rispetto di almeno 150 m". Con
questo nuovo modo di redigere un piano regolare - conclude il consigliere
regionale - si otterrebbe un duplice risultato.
Primo
evitare la costruzione di nuove
case sotto gli elettrodotti e,
di conseguenza,
evitare la costruzione di nuove linee sopra case già esistenti. In questo
modo sarà dunque possibile garantire ai cittadini un ulteriore passo
verso la tutela della loro salute: Si costruisce solo dove le carte lo consentono!
Secondo. Con
gli elettrodotti segnati sulla carta, amministratori e progettisti non
potranno più 'sbagliare'! I primi nel concedere autorizzazioni a
costruire, i secondi
nel progettare in luoghi dannosi alla salute dei cittadini".