RACCOLTA
DIFFERENZIATA
SITUAZIONE DI ANARCHIA NEI CONTROLLI
DA PARTE DELLE PROVINCE
"La riluttanza con cui le
Province hanno risposto al quesito relativo all'attuazione del piano e ai
relativi controlli a loro carico è un probabile indicatore di come i
problemi legati allo smaltimento dei rifiuti non siano ancora stati
concretamente affrontati. O forse, più semplicemente, indica quanto la
questione rifiuti sia ancora scottante, e quindi, quanto pericoloso possa
essere considerato l'addentrarsi in valutazioni e proposte".
Undici le lettere, inviate dalla
Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Silvia Ferretto Clementi
(An), ad altrettante Province lombarde, sulle attività di controllo
effettuate dalle Amministrazioni sulla raccolta differenziata.
Dieci vaghe e lacunose risposte.
Solo Milano non ha inviato alcuna comunicazione. Questo il quadro emerso
oggi alla conferenza stampa, che si è tenuta nella Sala Stampa dell'Aula
consiliare, presso il Palazzo della Regione, di presentazione del Dossier
sulle attività di controllo delle Province sulla gestione della raccolta
differenziata. Quattro le richieste principali contenute nella lettera: la
frequenza dei controlli, i relativi verbali, il rapporto tra rifiuti
prodotti e materiale trattato, infrazioni ed eventuali sanzioni.
"Il quadro informativo - ha
illustrato la presidente Ferretto - è altamente insufficiente: non
abbiamo ricevuto da alcuna amministrazione copia dei verbali, quasi
nessuna ha segnalato casi di infrazioni; le Province di Brescia, Sondrio e
Varese hanno dichiarato che la situazione è del tutto sotto controllo,
mentre le irregolarità e il degrado sono sotto gli occhi di tutti".
Le maggiori irregolarità sono
emerse in merito ai costi dello smaltimento dei rifiuti. "In merito -
ha aggiunto Silvia Ferretto - c'è una assoluta mancanza di indicazioni e
le Province gestiscono il problema in assoluta anarchia. I prezzi infatti
oscillano in maniera incontrollata senza rispondere né al libero mercato,
né a logiche amministrative, tipiche dei servizi pubblici".
Anche per quanto riguarda il
mercato del compost non si sono avute risposte chiare. "Ho inviato -
ha spiegato la Ferretto - una lettera anche alle associazioni degli
agricoltori per sapere modi e quantità di compost utilizzato in
agricoltura. Questo per fare luce su un aspetto fondamentale per la
raccolta indifferenziata.
Infatti, o si stanno prendendo in
giro i cittadini, che non senza qualche difficoltà separano i rifiuti
oppure può nascere il sospetto che il compost, raccolto in modo
differenziato, finisca poi in maniera indifferenziata nelle
discariche".
La Presidente Ferretto ha dunque
sottolineato la necessità che le Province forniscano risposte certe
"non solo per obbligo di legge ma anche per soddisfare il legittimo
diritto dei cittadini alla trasparenza e all'informazione su un aspetto
così delicato.
Un ultimo dato relativo al numero
degli impianti autorizzati dalla Regione, è stato fornito da Paolo
Valentini (CDU), Vicepresidente della Commissione consiliare Ambiente.
"Nella nostra Regione - ha dichiarato - gli impianti per il
compostaggio sono autorizzati a produrre fino a 2.000 tonnellate l'anno,
mentre la produzione effettiva è pari a poco meno di un terzo e ciò è
dovuto alla totale mancanza di armonizzazione tra i diversi piani
provinciali, con conseguente sovradimensionamento del fabbisogno".