DISCARICA DI CERVESINA

"PIU' CONTROLLI E TRASPARENZA SULL'ECODECO"

 "Sono amareggiata; è da un anno e mezzo che attendo risposta ad un'interrogazione che avevo presentato e in cui chiedevo di conoscere l'elenco completo delle autorizzazioni richieste e rilasciate all'Ecodeco, la società che gestisce l'impianto di smaltimento rifiuti di Cervesina, ora sigillata. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta". Questa la protesta di Silvia Ferretto Clementi (AN), Presidente della Commissione consiliare Ambiente, riguardo all'allarme diossina scattato nell'impianto del Comune pavese.

"Le informazioni da me richieste - continua Silvia Ferretto - rientrano nel diritto d'accesso alle informazioni ambientali, riconosciuto dalla legge istitutiva del ministero dell'Ambiente a chiunque, senza l'obbligo di dover dimostrare alcun interesse qualificato. Un diritto civico del quale gode ogni cittadino, a maggior ragione se si tratta di un consigliere regionale".

Ma c'è di più. Nell'interrogazione la Presidente Ferretto chiedeva alla Giunta l'elenco delle garanzie fideiussorie prestate dal gruppo Ecodeco e il relativo importo. "Inoltre, mi era apparsa insolita la procedura adottata dal Prefetto di Lecco, il dottor Marcellino, in occasione di una riunione sull'emergenza di Airuno, cui era stato invitato in qualità di esperto anche il professor Natta del gruppo Ecodeco. Per questo avevo chiesto alla giunta di fare chiarezza sulla convocazione del responsabile di un gruppo che opera nel settore smaltimento rifiuti, il quale, oltre che esperto, potrebbe anche essere interessato ala bonifica".

"L'emergenza di Cervesina - conclude Silvia Ferretto - avrebbe forse potuto essere evitata se ci fossero stati maggiori controlli. Mi auguro che ora si proceda con urgenza ad effettuare le verifiche da me richieste e si faccia chiarezza attorno al gruppo Ecodeco, per evitare ulteriori disastri ambientali".

Milano, 1 agosto 1997