PIU' RISORSE ALLE BONIFICHE DA CHI INQUINA
AUMENTARE GLI IMPORTI DELLE FIDEJUSSIONI

"Chi inquina deve pagare: è un principio sul quale tutti concordano.
Farlo rispettare risulta invece complicato, perché è necessaria, da un lato, una iniziativa legislativa rapida ed efficacia e, dall'altro, una rigida applicazione delle norme che anche a livello regionale esistono".
Il Presidente della Commissione Ambiente, Silvia Ferretto Clementi è intervenuta sulla vicenda delle risorse necessarie alla bonifica delle aree inquinate in Lombardia, con una lettera all'assessore Franco Nicoli Cristiani sul tema delle fidejussioni che le società attive nel settore dello smaltimento devono versare alla regione a copertura degli eventuali danni che la propria attività può causare all'ambiente.
"Come nel caso purtroppo non isolato - ricorda la Ferretto - della ex Omar di Lacchiarella".

"Si chiede - si legge nella lettera del Presidente della Commissione - di conoscere l'ammontare delle garanzie fidejussorie emesse dagli istituti di credito per conto della Petrol Dragon a favore della regione, in occasione del rilascio della autorizzazione all'esercizio degli impianti per il trattamento dei rifiuti tossico nocivi" e di indicare, altresì, quante di queste somme sono state effettivamente corrisposte alla regione a copertura delle spese per la bonifica dell'area".

"E' del tutto evidente - ha dichiarato la Ferretto - che le quote fidejussorie vanno aumentate (si pensi che per Caponago la somma era di 300 milioni mentre le spese di bonifica sono ben più elevate), anche per selezionare solo le società più affidabili".

"Un'ulteriore iniziativa oggi sempre più necessaria, della quale mi farò promotrice - ha dichiarato il Presidente Ferretto - è quella di introdurre una norma nel nostro ordinamento che stabilisca che chiunque voglia vendere un'azienda o un'area industria debba sottoporla a perizia tecnica giurata e controllata sull'entità dell'inquinamento lasciato e l'ammontare del costo di bonifica".

Milano, 1 marzo 1996