CERRO
MAGGIORE
TOGLIAMO
LE BANDIERE DI PARTITO
DALL'EMERGENZA RIFIUTI
Il
Presidente della Commissione Ambiente, Silvia Ferretto Clementi, ha
inviato oggi una lettera aperta ai Presidenti della Regione e della
Provincia di Milano, ai Sindaci di Milano, Cerro Maggiore e Rescaldina, al
Comitato contro la discarica di Cerro Maggiore.
Nella
lettera, che si allega, la Ferretto dopo aver espresso la propria
preoccupazione per la difficoltà in cui si trovano le amministrazioni
pubbliche nel tentativo di trovare una soluzione all'attuale emergenza
rifiuti - difficoltà che finisce per riversarsi quasi esclusivamente
sui cittadini - rivolge un fermo richiamo agli amministratori e alle
forze politiche "perché ognuno rinunci a qualcosa a favore
dell'interesse generale della collettività" al fine di trovare
soluzioni equilibrate, positive e definitive all'emergenza rifiuti in
cui versa la città e la provincia di Milano.
Milano, 30 novembre 1995
LETTERA
APERTA 30.11.1995
TOGLIAMO
LE BANDIERE DI PARTITO DALL'EMERGENZA RIFIUTI
Sarebbe
molto facile per me che sono di Alleanza Nazionale stare fuori da questo
ginepraio non avendo nessuna responsabilità in merito.
A.N.
non ha mai governato né in regione, né in Provincia, né al Comune di
Milano.
Sarebbe
anche facile nascondermi dicendo che come Presidente della Commissione
Ambiente ho già fatto tutto quello che potevo fare: un sopralluogo alla
discarica di Cerro già a settembre, un invito al Sindaco di Cerro Marina
Lazzati e al Comitato contro la discarica per una audizione in
Commissione, la nomina del Consigliere Verde Monguzzi relatore del piano
provinciale rifiuti di Milano.
Sarebbe
facile dicevo e sicuramente politicamente più comodo, ma sarà forse
perché questa comodità non riesce a far tacere la mia coscienza che
sento di dover far qualcosa.
La
prima cosa che posso fare è quella di lanciare un appello alle
istituzioni e ai partiti perché facciano tutti insieme un passo indietro,
perché ognuno rinunci a qualcosa a favore dell'interesse generale della
collettività.
Prima
di tutto si deve rinunciare alle bandiere di partito. L'emergenza
rifiuti non può trasformarsi in una guerra fra il Comune leghista, la
Provincia progressista e la Regione del polo.
Qualche
passo avanti è stato fatto riuscendo almeno a discutere e a trovare
qualche accordo, ma non è sufficiente.
Ai
cittadini vanno date maggiori garanzie: sono stati imbrogliati per troppo
tempo e da troppi partiti.
Questo
è il motivo che mi spinge ad invitare amministratori e rappresentanti
delle istituzioni a non considerare mai come "avversari" i cittadini,
ancorché esasperati.
La
loro rabbia è pienamente legittima, anche se preferirei non vedere anche
qui le bandiere di partito esposte vicino alle tende del presidio.
La
puzza che emana la discarica di Cerro è realmente insopportabile, ho
potuto rendermene conto personalmente addirittura passando
dall'autostrada, non ho sentito stranamente alcun odore quando la
Commissione ho fatto il sopralluogo, e questo neppure dentro la discarica
stessa.
Non
vi è alcun dubbio che la discarica debba essere chiusa prima possibile,
ma altrettanto francamente è necessario dire e dirlo chiaramente che la
chiusura al 31.12.95 è impensabile e irrealizzabile.
Così
come è irrealizzabile e impensabile aprire una discarica come quella di
Saleggio (SO), nell'alveo del fiume Adda. Mi piacerebbe vedere il mondo
ambientalista denunciare con la stessa forza anche questo caso.
Milano
e la sua provincia producono tonnellate e tonnellate di rifiuti al giorno
e oltre alla discarica di Cerro e all'inceneritore di via Zama non vi
sono altri impianti in grado di smaltire rifiuti.
Le
istituzioni e i partiti che governano devono quindi risolvere il problema
con grande collaborazione e con responsabilità, senza arroganza né
demagogia.
L'emergenza
potrà avere fine solo quando si inizierà a pensare e a programmare il
futuro con la creazione di termodistruttori ubicati secondo le reali
necessità e nel massimo rispetto dell'ambiente.
Quando
finalmente si incrementeranno la raccolta differenziata e il compostaggio,
quando si deciderà di intervenire sulla riduzione degli imballaggi a
quando vi sarà una nuova tassazione non più sulla superficie
dell'immobile, ma sulla quantità di rifiuti prodotta, solo allora
potremo porre fine all'emergenza e la vittoria non sarà più di un
partito o di un'istituzione all'altra ma sarò finalmente la vittoria
della politica, intesa come "grandi interessi" della collettività,
sui "piccoli interessi".
So
benissimo di non possedere né l'autorità né l'autorevolezza
necessaria per poter fare appelli e che probabilmente le mie parole
avranno l'effetto di una goccia di pioggia caduta nelle acque di un
oceano, ma forse, mi auguro, potranno servire a rasserenare un clima
decisamente troppo surriscaldato per trovare la freddezza e la lucidità
necessarie.
Silvia
Ferretto Clementi
Presidente Commissione Ambiente della Regione Lombardia