*JOANNES CAROLUS ROSSI ARCHITECTUS * MEDIOLANI * IN AEDIBUS JUXTA VIAM A MOSCOVIA NUMERO XIII SIGNATIS*

Carissima Presidente,
mi sono divertito, si fa per dire…, leggendo le risibili e pretestuose motivazioni dei consiglieri, ed ho davvero apprezzato la fermezza con cui lei ha difeso le fatiche intepretative del Filologico.
E’ evidente che non hanno capito le motivazioni del disegno di legge e, misurando tutto col loro metro meschino, vi hanno solo visto ambizione e protagonismo: omnia munda mundis!
Comunque sappia che l’obiezione del “Quale latino?”, è stantìa e stupida come quella del “Latino è lingua morta”: non ha alcun fondamento epistemologico e viene ripetuta come una litania, quando mancano le argomentazioni.  
Fra breve le arriverà una lettera ufficiale di commento dalla presidente della Sodalitas Ida Corbellini, ma intanto trascrivo la risposta che ho avuto dalla rivista Vox Latina di Saarbrucken, che avevo informato della vicenda, mandando il comunicato stampa; il latino dei tedeschi è spesso un po’ rozzo e “modernista”, ma efficace.
Un saluto cordiale 
Giancarlo Rossi
(Vice Presidente Sodalitas Mediolanensis)

Sigrides Albert Iohanni Carolo Rossi s. pl. d.

Gratias plurimas Tibi ago et agimus pro textu Tuo, quem nuperrime nobis misisti. Libenter eundem per occasionem divulgabimus, quamvis res ipsa non sit nimis iucunda. Tamen non est mirandum. Nam multi politici (non solum in Italia) ex praeiudiciis suis negativis adhuc putant linguam Latinam esse obsoletam et mortuam et solum ad iuvenes vexandos aptam atque tempori moderno non convenire. Nondum intellexerunt Latinitatem
esse rem omnino modernam, quae tamen coniunctionem cum traditione cultus civilis habet. Sed fortasse nonnulli aliquid sciunt de vi emancipatoria linguae Latinae et ea de causa eam supprimere volunt.

Sed Silviae Ferretto assentiendum est: propter repulsam quandam res ipsa non est deponenda, sed iterum iterumque conandum est.

Haec breviter hactenus.

Optime vale.

Sigrides

 

 

Sigrid Albert saluta Giancarlo Rossi.

Ti ringrazio tantissimo, anzi ti ringraziamo per il testo che ci hai appena mandato. Volentieri lo pubblicheremo alla prima occasione, anche se l’argomento in sé non è piacevole. Ma non c’è da stupirsi. Infatti molti politici, non solo in Italia, per i loro pregiudizi negativi pensano ancora che il Latino sia superato e morto, adatto solo a vessare i giovani, inadatto ai tempi moderni. Non hanno ancora capito che la cultura latina è cosa assolutamente moderna, anche se è legata alla tradizione della civiltà.
Ma forse alcuni conoscono la forza emancipatoria del latino e per questo lo vogliono abolire.

Tuttavia ha ragione Silvia Ferretto: l’iniziativa non dev’essere abbandonata, solo perché è stata respinta la proposta di legge, ma bisogna tentare e tentare ancora.

Questo avevo da dirti in breve.

Stammi bene.

Sigrid