Alla

PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO  

Al CONSIGLIO SUPERIORE DELLA M AGI STRATURA  

La sottoscritta Silvia Ferretto Clementi,

ESPONE

quanto segue.

Con lettera datata 4 novembre 1997 il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte dei Conti per la Regione Lombardia, dott.ssa Maria R. Aronica, invitava il Presidente della Regione Lombardia a costituire in mora, a fini cautelativi, alcuni soggetti, tra i quali il Consigliere Regionale ing. Carlo Monguzzi, per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dall'erario a seguito del pagamento di "tangenti" nell'ambito della gestione di alcune discariche per rifiuti site in Lombardia (v. doc. 1).

La Regione Lombardia dava tempestiva esecuzione a quanto richiesto dalla Procura regionale presso la Corte dei Conti (v. doc. 2).

Successivamente, in data 13 febbraio 1998 l'esponente, allora Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia, attraverso una conferenza stampa rendeva noto che il Consigliere ing. Carlo Monguzzi aveva ricevuto detta comunicazione di messa in mora e chiedeva pertanto che lo stesso non facesse parte della Commissione regionale di inchiesta sulla discarica di Cerro Maggiore (v. doc. 3).

Nella stessa data, 13 febbraio, il medesimo Sostituto Procuratore presso la Corte dei Conti, dott.ssa Maria R. Aronica, stilava un fax scritto a mano e su carta non intestata, indirizzato rispettivamente al Consigliere Monguzzi e al Presidente della Regione Lombardia, in cui dichiarava che lo stesso Monguzzi era "completamente estraneo ai fatti di cui alla sentenza penale indicata sulla richiesta di costituzione in mora (…) e nullo l'atto che ne è derivato" (v. doc. 4).

Nella stessa mattinata del 13 febbraio il Consigliere Monguzzi comunicava ai mass - media la propria estraneità ai fatti denunciati dall'esponente, mostrando a supporto delle proprie ragioni il menzionato fax della dott.ssa Aronica.

La Regione Lombardia non aveva tuttavia ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura presso la Corte dei Conti. Avuta notizia dalla stampa dell'esistenza di un provvedimento che dichiarava la nullità di un atto di messa in mora del Consigliere Monguzzi, la Regione Lombardia avanzava formale richiesta di trasmissione di detto fax alla Procura regionale della Corte dei Conti, la quale evadeva tale istanza alle ore 14.00 della stesa giornata del 13 febbraio (v. doc. 4).  

Nelle circostanze sopramenzionate si rilevano le seguenti anomalie:

a)     Appare perlomeno singolare che un Sostituto Procuratore della Repubblica provveda, in forma privata, a comunicare la nullità di un atto di messa in mora nei confronti di un possibile responsabile di un danno all'erario. E' infatti evidente che un fax scritto a mano, su carta non intestata, con firma illeggibile, non può costituire un atto ufficiale proveniente dalla Corte dei conti. Non si comprendono infatti quali possono essere le ragioni che muovono un Sostituto Procuratore ad una simile condotta.

b)     Ancora più singolare è la circostanza che la comunicazione del Sostituto Procuratore sia stata effettuata, nello stesso giorno della segnalazione all'opinione pubblica da parte dell'esponente, del possibile coinvolgimento dell'ing. Monguzzi in merito ai danni patiti dall'erario a seguito dell'illegittima gestione di alcune discariche. A tale proposito giova rilevare che il Consigliere Monguzzi utilizzava la comunicazione della Procura presso la Corte dei Conti per screditare l'esponente e minacciare querela.

c)     Deve altresì rilevarsi che la Regione Lombardia aveva notizia del provvedimento di comunicazione di nullità dell'atto di messa in mora del Consigliere Monguzzi in data 13 febbraio attraverso i mass - media, pur essendo indicata come uno dei due destinatari della stessa comunicazione. Solo a seguito di un'istanza formale dell'Avvocatura regionale, la Regione Lombardia riceveva a mezzo fax dalla Procura presso la Corte dei Conti la comunicazione della dott.ssa Aronica.

Tutto ciò premesso, La sottoscritta Silvia Ferretto Clementi

CHIEDE

che i soggetti destinatari della presente procedano ad accertare, secondo le rispettive competenze, la sussistenza nei fatti soprariportati di fattispecie penalmente e/o disciplinarmente rilevanti.

Con preghiera di avviso nel caso di archiviazione ai sensi dell'art. 408 cpp.  

Milano, 13 luglio 1998

                                                                                            Silvia Ferretto Clementi