ORDINANZA N. 1929 DEL  29 mar 1994

NUMERO SETTORE 3

OGGETTO: Provvedimento contingibile ed urgente per lo.smaltimento temporaneo dei rifiuti urbani ed assimilabili di parte dei Comuni delle Province di Milano, di Mantova, di Bergamo, di Brescia, di Varese e di Como.

Proroga dei termini delle Ordinanze del Presidente della Regione Lombardia n. 12/7407 e

n. 13/7408 del 17 settembre 1993 ed ulteriori determinazioni.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA

PRESO ATTO che una quota giornaliera di rifiuti urbani ed assimilabili prodotti quotidianamente in parte dei Comuni della Provincia di Milano, a causa delle carenze di pubbliche discariche controllate, e delle fermate momentanee degli impianti di incenerimento di tale Provincia, ovvero di impreviste difficoltà organizzative negli impianti funzionanti, hanno trovato adeguato recapito finale presso la pubblica discarica controllata di Gambolò (PV), e presso gli impianti autorizzati in Provincia di Brescia in forza delle Ordinanze presidenziali n.

12/7407 e n. 13/7408 del 17 settembre 1993

PRESO ATTO altresì che con la citata Ordinanza presidenziale n. 12/7407 del 17 settembre 1993 hanno trovato adeguato recapito finale presso la discarica controllata di Montichiari (BS) della ditta Pulimetal spa di Lonato, i rifiuti assimilabili ai r.s.u., gli scarti di lavorazione degli impianti di compostaggio e i rifiuti urbani ingombranti prodotti in Provincia di Mantova, nonchè i rifiuti urbani ed assimilabili prodotti nel Comune di Montichiari (BS)
DATO ATTO
che le Ordinanze in argomento hanno efficacia
fino al 1.4.94;

VISTA la nota del 22.3.1994 con la quale la Provincia di Milano, ente competente in materia d'igiene ambientale ai sensi del D.L. 4/8/93 n. 214, del D.L. 2/10/93 n. 395 e del D.L. 4/12/93 n. 496 convertito in legge con la n. 61 del 21.1.94, evidenzia l'impossibiliti a trovare a breve una

idonea collocazione per una parte di rifiuti urbani prodotti Del proprio territorio, corrispondente ai quantitativi dei Comuni già utenti delle citate discariche in forza delle Ordinanze n. 12/1401 e n. 13/7408 del 11 settembre 1993,con la situazione di rischio ambientale che potrebbe insorgere in assenza di un provvedimento di continuità con le Ordinanze che vanno a scadere;

VISTO altresì che con la citata nota la Provincia di Milano sottolinea la necessità di trovare

adeguata collocazione anche ai rifiuti urbani non smaltibili presso gli impianti di incenerimento di Abbiategrasso e Desio (MI) a causa di fermate momentanee e carenze strutturali nonchè dei quantitativi in eccedenza alla capacità di Smaltimento giornaliero dei rifiuti prodotti ne11'ambito del Consorzio di Desio,

VISTA la comunicazione 23.3.94 del Consorzio Provinciale della Brianza Milanese con la quale, a conferma di quanto richiesto dalla Provincia di Milano, chiede la proroga dell'Ordinanza n. 12/1407.del 11/9/93,
VISTA
altresì la comunicazione del 28.3.94 del
Consorzio Provinciale Est Milanese che evidenzia la previsione di riaprire l'impianto di scarico controllato di Cavenago Brianza, nel prossimo mese di maggio c.a., iniziativa inserita nel Programma a breve termine per la Provincia di Milano di cui alla L.R. 21/93 ed in attuazione anche di quanto sottoscritto nel "Protocollo d'intesa tra il Consorzio Provinciale Est Milanese Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani, i Comuni di Cavenago Brianza e Cambiago, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia. per

il completamento dell' impianto di cui trattasi e approvato con Deliberazione di Giunta Regionale del 28.3.94,

DATO ATTO dell'opportunità di consentire la prosecuzione dello smaltimento presso la discarica controllata di Montichiari (BS) della ditta Pulimetal spa di Lonato dei rifiuti assimilabili ai r.s.u., deg1i scarti di lavorazione degli impianti di compostaggio e dei rifiuti urbani ingombranti prodotti in Provincia di Mantova, nonchè dei rifiuti urbani ed assimilabili

prodotti nel Comune di Montichiari (BS);
DATO ATTO
inoltre che la Provincia di Bergamo con nota del
18.3.94, in previsione dell'imminente esaurimento della pubblica discarica controllata di Pontirolo Nuovo (BG), ha richiesto alla Regione Lombardia l'emanazione di un provvedimento onde consentire la continuazione dello smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili prodotti quotidianamente dai Comuni utenti del citato impianto, formulando ipotesi tecniche propositive alla risoluzione del

problema di cui trattasi, 
VISTA la nota del 25.3.94 del Comune di Gorla Maggiore (VA), ente titolare della locale

pubblica discarica controllata, che evidenza l'impossibilità a garantire la continuità dello

smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili conferiti presso la discarica di cui trattasi in

quanto si prevede l'esaurimento del l. lotto nei primi giorni del prossimo mese di aprile, mentre

il 2. lotto potrà essere messo in esercizio non prima del mese di giugno,

PRESO ATTO che una quota giornaliera di rifiuti urbani ed assimilabili prodotti quotidianamente in parte dei Comuni delle Provincie di Milano, di Mantova, di Bergamo, di Brescia di Varese e di Como a causa di quanto suesposto non potranno trovare a breve adeguato smaltimento finale;

DATO ATTO dell'approvazione attraverso la L.R. 1 Luglio 1993, n. 21 di un "piano stralcio” relativo ai rifiuti urbani ed assimilabili, inteso a sopperire nel tempi brevi agli obblighi ed

alle urgenti necessità di riorganizzare il sistema di smaltimento dei rifiuti urbani nell'ambito dell'intero territorio regionale;
RITENUTO
necessario individuare soluzioni alternative,
non essendo a tutt'oggi realizzate le

indicazioni del “ piano stralcio” di cui alla L.R. 21/93 per le Provincie di Milano, di Mantova, di Bergamo, di Brescia , di Varese e di Como ed in attesa inoltre dell'approvazione dei

relativi piani provinciali di smaltimento dei r.s.u. di cui al1'art. 15 della legge medesima

RIBADITA l'inopportunità, pur nella contingente fase critica, di consentire soluzioni al di fuori

degli impianti di smaltimento operanti in Lombardia, per la persistenza delle condizioni già manifestate in precedenti Ordinanze Presidenziali;

EVIDENZIATA pertanto la necessità e l'urgenza di garantire la continuità dello smaltimento della quota di rifiuti urbani ed assimilabili eccedenti la possibilità di smaltimento delle Provincie di Milano, di Mantova, di Bergamo, di Brescia, di Varese e di Como e di rideterminare all'interno dei loro territori i relativi flussi sulla base delle disponibilità degli impianti esistenti, a

.tutela della salubrità dell'ambiente, dell'igiene e della salute pubblica;

CONSIDERATO per le motivazioni sopra esposte che i rifiuti in argomento possono trovare recapito e temporaneo smaltimento, presso:

le pubbliche discariche controllate di Castrezzato/Trenzano e Calcinato (BS): i quantitativi prodotti quotidianamente dal Comuni del Consorzio della Brianza Milanese e del Consorzio Est Milanese unitamente ai rifiuti urbani ed assimilabili prodotti quotidianamente in parte dei Comuni della Provincia di Bergamo, e già utenti, fino all'esaurimento, della pubblica discarica

controllata di Pontirolo Nuovo (BG) ;

l'impianto di smaltimento finale di Gambolò (PV) : i quantitativi prodotti quotidianamente

in parte dei Comuni della Provincia di Milano e già utenti dell' impianto stesso, unitamente

ai rifiuti non smaltibili presso gli impianti di incenerimento di Abbiateqrasso e Desio (MI)

a causa di fermate momentanee e carenze strutturali, nonchè dei quantitativi in eccedenza alla capacità di smaltimento giornaliero dei rifiuti prodotti nell'ambito del Consorzio di Desio;

-la discarica controllata di Montichiari (BS) della ditta Pulimetal S.p.a. di Lonato i rifiuti assimilabili ai r.s.u., gli scarti di lavorazione degli impianti di compostaggio e i rifiuti urbani ingombranti prodotti in provincia di Mantova unitamente al rifiuti urbani ed assimilabili prodotti nel Comune di MontiChiari (BS) ed eventualmente, se disposto dalla competente Amministrazione provinciale, dei rifiuti assimilabili prodotti in Provincia di Brescia ;

-la pubblica discarica controllata di Gorla Maggiore (VA): i rifiuti urbani ed assimilabili conferiti dai soggetti e dagli enti già utenti dell'impianto stesso, prevedendo il loro smaltimento anche in deroga alle quote di progetto precedentemente autorizzate dalla Regione Lombardia.

VISTO l'articolo 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833 che attribuisce la facoltà per il Presidente della Giunta Regionale, di emettere, in materia di igiene e sanità pubblica, ordinanza di carattere contin9ibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla Regione, o a parte del suo territorio comprendente più Comuni, 
VISTO l'art. 12 del DPR 10 settembre 1982, n. 915, che attribuisce, al Presidente della Giunta

Regionale, la facoltà di ordinare, qualora eccezionali ed urgenti necessità di tutela della

salute pubblica e dell'ambiente lo richiedano, il ricorso a for8e atipiche di smaltimento dei

rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti;
RITENUTO
pertanto che, nella fattispecie, sussistano le
condizioni per l'adozione a sensi della cennata L. 833/78 e del DPR 915/82 di un provvedimento contingibile ed urgente per il corretto smaltimento dei rifiuti urbani ed assi8ilabili in questione, nelle more dell'attuazione delle previsioni del piano stralcio di smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili di cui alla

L.R. 21/93 ed in attesa dell'approvazione dei piani provinciali previsti dalla legge medesima

RITENUTO altresì che nella fattispecie, con gli effetti di cui al primo comma dell'art. 12 del DPR 915/82, all'esercizio degli impianti in questione, possano applicarsi le disposizioni di

cui al punto 4.2.2. della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27.7.84 concernente la prima applicazione dell'art. 4 del DPR 915/82;

RITENUTO di dichiarare il presente atto non soggetto a controllo ai sensi dell'art. 1 del D. Leg. n. 40 del 13.2.93, come modificato dall'art. 1 del D. Leg. n. 479/1993;

VISTO il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 60377 del 17.9.1993 con cui l'Assessore all'Ambiente ed Energia Carlo Monguzzi è delegato a firmare provvedi8enti urgenti e contingibili in materia ambientale;

ORDINA

l) Alla Cogeme spa di Rovato (85) quale ente titolare della pubblica discarica controllata di Castrezzato/Trenzano (BS), nonchè al Comune di Calcinato ed all'ASM di Brescia, quali rispettivamente titolare e concessionario della pubblica discarica controllata di Calcinato (BS),

di proseguire nell'accettazione della quota di rifiuti urbani ed assimilabili prodotti in parte dei Comuni della Provincia di Milano già utenti dell'impianto in forza dell'Ordinanza n. 12/7407 del 17 settembre 1993, nonchè di disporre per l'accettazione dei rifiuti urbani ed assimilabili prodotti quotidianamente in parte dei Comuni della Provincia di Bergamo già utenti fino

all'esaurimento della pubblica discarica controllata di Pontirolo Nuovo, secondo tutte le indicazioni precisate in premessa e nei successivi punti 7) e 8) del dispositivo;

2) alla ditta Pulimetal spa di Lonato, titolare della discarica controllata di Montichiari (BS) di prosequire nell'accettazione dei rifiuti assimilabili ai r.s.u., degli scarti di lavorazione degli impianti di compostaggio e dei rifiuti urbani ingombranti prodotti in provincia di Mantova, nonchè dei rifiuti urbani ed assimilabili prodotti nel territorio del Comune di Montichiari, già utenti dell’impianto in forza dell'Ordinanza n. 12/7407 del 17 settembre 1993, ed 

eventualmente, se disposto dalla competente Amministrazione Provinciale, dei rifiuti assimilabili prodotti in Provincia di Brescia, secondo tutte le indicazioni precisate in premessa e dei successivi punti 7) e 8) del dispositivo;

3) al Comune di Gambolò (PV) , quale ente titolare, individuato dal piano ex legge regionale 28 giugno 1988, n. 37, della pubblica discarica controllata per rifiuti urbani ed assimilabili localizzata sul proprio territorio comunale ed alle ditte EMIT spa e SMAR arl entrambe con sede in Milano via Tortona 33, quali gestori della discarica in argomento, di proseguire

nell’accettazione dei rifiuti urbani ed assimilabili di parte dei Comuni de11a provincia di Milano, già utenti dell'impianto in forza dell'Ordinanza 13/7408 del 17 settembre 1993, nonchè di disporre per l’accettazione dei rifiuti urbani ed assimilabili ,non smaltibili presso gli impianti di incenerimento di Abbiategrasso e Desio (MI), a causa di fermate momentanee e carenze

strutturali,  unitamente ai quantitativi in eccedenza alla capacità di smaltimento giornaliera dei rifiuti prodotti nell'ambito del Consorzio di Desio secondo tutte le indicazioni precisate in premessa e nei successivi punti 7) e 8) del dispositivo 
4)
al Consorzio Est Milanese, titolare della discarica
controllata di Cavenago Brianza -Cambiago, dal momento della riapertura dell'impianto, prevista per l'inizio del mese di maggio c.a., di smaltire R.S.U. ed assimilabili del proprio bacino secondo lo specifico protocollo d'intesa di cui alla DGR del 28.3.94.

5) al Comune di Gorla Maggiore (VA), titolare della locale pubblica discarica controllata, di proseguire nell'accettazione dei rifiuti urbani ed assimilabili conferiti dai soggetti e dagli enti già utenti dell'impianto stesso, provvedendo ad un sopralzo rispetto al profilo autorizzato del lotto attualmente in esercizio, al fine di garantire la continuità dello smaltimento, fino alla messa in esercizio del 2. lotto, secondo tutte le indicazioni precisate in pre8essa e nei successivi punti 1) e 8) del dispositivo 
6)
al Comune di Gorla Maggiore (VA) altresì, di presentare
prima dell'attivazione del 2. lotto, una documentazione tesa a certificare che 1 'ulteriore strato di rifiuti non inciderà sul sistema di impermeabilizzazione e sui sistemi di sicurezza della discarica in argomento e un

progetto esecutivo delle opere di adeguamento morfologico/anbientale finale, redatto secondo le indicazioni di cui al punto 5) precedente nonchè, per quanto con quest'ultime compatibili, con le disposizioni indicate nel provvedimenti autorizzativi relativi all' impianto in questione

7) alle Amministrazioni Provinciali interessate, in accordo tra loro, di attivare le opportune iniziative di coordinamento operativo in merito alla determinazione dei flussi di rifiuti prodotti dai Comuni e/o dai Consorzi delle Province stesse da inviare presso i Siti di cui ai punti 1,2,3,4 e 5 secondo le indicazioni contenute nei piani operativi definiti autonomamente dalle Amministrazioni Provinciali, che dovranno essere trasmessi alla Regione Lombardia

8) alle Amministrazioni Provinciali interessate nell’ambito delle proprie competenze di cui all'art. 11 della-L.R. 94/80 e dell'art. 7 del DPR 915/828 degli artt. 5.6 del R.R. 9.1.82 D. 2, di porre in essere tutte le modalità più cautelative nell'esercizio delle attività di vigilanza e controllo di loro competenza utilizzando anche eventuali accor9i8enti tecnici aggiuntivi,

necessari una corretta attuazione di quanto stabilito nel presente provvedimento e per prevenire ed evitare disagi ed inconvenienti igienici/ambientali;

9) di demandare alle Amministrazioni Provinciali interessate le determinazioni relative alla quota contributiva delle tariffe da applicare nel conferimento dei rifiuti da smaltire nelle discariche richiamate nel presente provvedimento;

10) che l'efficacia del presente provvedimento sia fissata al 30.9.94, fatto salvo lo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili del Consorzio Est Milanese che dovranno essere conferiti negli impianti indicati fino alla riapertura dell'impianto di scarico controllato di Cavenago Brianza prevista per il mese di maggio 1994 e dopo la chiusura dello stesso indicata in 5 mesi dalla

sua attivazione;
11) al Settore Ambiente ed Energia di provvedere alla
formale notificazione del presente provvedimento ai soggetti istituzionali interessati dandone contestuale notizia alle Prefetture delle Provincie interessate e, a norma dell'art. 12 del precitato DPR 915/82, al Ministero della Sanità. 
per IL PRESIDENTE

L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE E ENERGIA

(Carlo Monguzzi)