AMBIENTE: TRAFFICO RIFIUTI; CC SGOMINANO RETE NAZIONALE/ANSA
22 ORDINI DI CUSTODIA; I MILITARI, INDAGINI SONO SOLO ALL'INIZIO
(ANSA) - MILANO, 18 DIC - Per la seconda volta in un mese, le indagini
dei carabinieri hanno fatto affiorare un traffico illecito di rifiuti su scala nazionale.
Una rete dai guadagni milionari, con ricarichi del 50 per cento, che
operava da Nord a Sud trasformando aree incolte in discariche abusive
e campi agricoli in terreni inquinati, e che lucrava sui costi dello
smaltimento regolare approfittando, come e' stato ancora una volta
dimostrato, delle continue emergenze-immondizia del Paese.
La Procura della Repubblica di Milano, su richiesta del pm Fabio Napoleone, ha emesso 22 ordini di custodia cautelare nei confronti di operai, titolari di attivita', tecnici, amministratori e membri dei consigli d'amministrazione di societa' legate allo smaltimento dei rifiuti, per 11 dei quali sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre uno dei destinatari e' irreperibile.
In manette e' finito anche un collaboratore di giustizia, di origini calabresi, legato al crimine organizzato: si tratta di 47enne, residente nell' hinterland milanese, che lavorava come operaio in una delle aziende al centro delle indagini.
Sono stati arrestati anche Diego Spinelli, l'amministratore unico della Pro.geo Srl di Milano, e Pier Aldo Cattaneo, presidente del consiglio di amministrazione della Lombarda servizi ecologici, di Olgiate Olona (Varese).
Gli investigatori si concentrano pero' sul filone del traffico che ruotava nel sud Italia, quello che potrebbe riservare ulteriori sviluppi: potrebbero infatti risultare di particolare interesse le dichiarazioni di Lazzaro Ventrone, 34 anni, e di Pierpaolo Cavallari, di 37, quest' ultimo amministratore unico della Sineco Srl, entrambi finiti in manette.
Secondo quanto e' emerso da uno dei tre filoni individuati dai carabinieri, i rifiuti che provenivano dalla Campania viaggiavano fino al Nord, dove quelli classificati come speciali o pericolosi, tramite la falsificazione dei documenti di viaggio, diventavano rifiuti normali e ritornavano al Sud, in questo caso in Puglia. Quattro societa' sono state chiuse: la Pro.geo di Milano, la Lombarda servizi ecologici, la Servizi e risorse Srl di Settimo Milanese (Milano) e la Tea srl con sedi a Como e Fino Mornasco (Como).
Particolare attenzione viene data dai carabinieri del Noe anche a un'altra azienda di Milano: due tecnici di quella societa' sono stati infatti arrestati nell'ambito di una falsa attivita' di recupero rifiuti scoperta sempre dai militari durante la fase investigativa.
''Le indagini sono appena all'inizio'' ha detto il colonnello Michele Sarno, comandante del Gruppo carabinieri per la tutela dell'Ambiente di Treviso, sottolineando che ''ulteriori sviluppi potrebbero essere possibili proprio nel filone dell'illecito che dalla Campania porta al Nord e viceversa''. (ANSA).