AMBIENTE: INCHIESTA TRAFFICO RIFIUTI, 22 MISURE CAUTELARI

IN CAMPANIA STOCCAGGIO ILLEGALE DA TUTTA ITALIA

  
(ANSA) - NAPOLI, 24 NOV 2003
Sono 22 i provvedimenti cautelari - si tratta di arresti e misure interdittive - emessi dalla procura di Napoli, a seguito di indagini dei carabinieri del Noe, a carico di altrettanti imprenditori accusati, a vario titolo di aver organizzato una complessa e art
icolata attivita' di traffico illecito di rifiuti esteso in tutta Italia.
   L' attivita' illegale, secondo le indagini, si sostanziava in operazioni di intermediazione, trasporto, sversamento ed stoccaggio di enormi quantita' di rifiuti provenienti da diverse societa' di smaltimento del centro e nord Italia (tra cui la

'Nuova Esa srl') nonche' da alcuni consorzi per la gestione dei rifiuti solidi urbani tra i quali spiccano il consorzio Milano Pulita e la Tev.

   Tali societa' simulavano la 'lavorazione' dei rifiuti (separazione tra 'fase secca e umida') presso impianti situati in diverse parti d'Italia che erano nella disponibilita' del gruppo criminale, invece poi sversavano nelle cave in ricomposizione ambientale e paesaggistica e in terreni controllati dagli indagati. Tutto cio', secondo gli investigatori, avrebbe determinato un ingente guadagno illecito

per gli indagati e, soprattutto, come hanno sottolineato i magistrati della Procura napoletana ''un incalcolabile danno ambientale''. Gli  indagati, grazie a questo traffico hanno movimentato nel solo periodo novembre 2002-maggio 2003 circa

40mila tonnellate di rifiuti con un giro d'affari di 3.300.000  euro, con l'evasione dell' ecotassa per circa 500mila euro. Nel corso di una inchiesta a questa collegata sono stati fermati anche sei esponenti del clan camorristico dei casalesi tra cui

Luigi Venosa che ricopre una posizione verticistica nel clan di Casal di Principe. Nel corso di queste indagini e' emerso interesse delle organizzazioni malavitose a gestire e controllare le attivita' imprenditoriali nel settore del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti. I fermati non hanno evitato a sovrapporre richieste estorsive a quelle gia' imposte da alcuni appartenenti a sodalizi criminali.(ANSA).