AMBIENTE: LOMBARDIA;
OPERAZIONE BONNIE&CLYDE, 4 ARRESTI

 

   (ANSA) - BERGAMO, 16 MAR - E' di 4 arresti, 32 decreti di sequestro, 7 dei quali relativi ad impianti e 25 ad autoarticolati, e 29 persone sotto inchiesta il bilancio dell'operazione ''Bonnie & Clyde'' scattata nelle prime ore di stamattina a conclusione di una lunga serie di indagini cominciate nel giugno dello scorso anno, che ha portato alla luce un'illecita attivita' di smaltimento dei rifiuti, pericolosi e non, e ramificata nelle province di Bergamo, Brescia, Lecco, Varese e Cremona.

    Il valore complessivo dei beni posti sotto sequestro ammonta a 30 milioni di euro. L'operazione di oggi e' stata compiuta odierno e' stato compiuto dal gruppo carabinieri della tutela ambientale di Treviso in collaborazione con i militari dell'Arma

di Brescia, i Noe di Milano e Brescia, i comandi provinciali di Bergamo, Lecco e Pavia e il II Elinucleo carabinieri di Orio al Serio. In tutto, circa un centinaio di uomini.

   Le indagini degli uomini dell'Arma hanno consentito di scoprire che fulcro dell'attivita' illecita erano due aziende, entrambe comunque regolarmente autorizzate: la Meck srl, con sede in Curnasco di Treviolo, e quella di trasporti Rota Srl, con sedi a Dalmine ed Almenno San Bartolomeo. Ad esse si aggiungeva una terza azienda compiacente, l'Adda Express srl di Brivio (Lecco).

   In pratica, alla Meck confluivano ingenti quantita' di rifiuti speciali provenienti da diverse realta' lombarde, tra le quali istituzioni (la Comunita' Montana Valle Imagna) e societa' (la Sea, che gestisce lo scalo di Malpensa, e la Sacbo, che si occupa di quello bergamasco di Orio al Serio). La Meck provvedeva poi ad eseguire o la fraudolenta miscelazione dei rifiuti stessi o il cosiddetto 'giro bolla' mediante la

falsificazione di formulari e la creazione ad hoc di certificati d'analisi e pesatura, in modo da destinare il tutto ad inconsapevoli centri di smaltimento o al 'tombamento' in normali fosse, ricavate nei siti stessi della Meck o delle altre societa' complici.   Per questo, sotto sequestro sono finiti anche le ditte Cavalleri di Zanica, Cornago di Alme' e Autotrasporti Cortinovis di Villa d'Alme'. Tra i molteplici episodi di truffa scoperti dai carabinieri vi e' quello ai danni della Sea che, con regolare gara d'appalto, aveva conferito un ingente quantitativo di rifiuti solidi urbani non differenziati che, per tipologia, non sarebbero potuti entrare nel bacino bergamasco. La Rota srl, invece, mediante la complicita' dell'Adda Express, trasferiva tali rifiuti proprio alla Meck che pure non disponeva dell'autorizzazione al trattamento degli stessi.

Proprio alla Meck, del resto, la prassi di miscelare diverse tipologie di rifiuti, anche pericolosi, aveva provocato un incendio nello scorso mese di gennaio.

   Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo, al termine dell'inchiesta in cui risultano coinvolte 29 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati ambientali, ha disposto gli arresti domiciliari per Gino Rota, 54 anni, di Sant'Omobono Imagna, presidente del consiglio di amministrazione della Rota Srl e di Saverio Di Vuono, 57 anni, originario di Petillia Policastro ma residente ad Olginate (Milano), amministratore di fatto dell'Adda Express. L'obbligo di dimora e' stato invece disposto a carico di Francesco Bonesi, 30 anni, di Villa d'Alme', capo area della Rota Srl, Marino Scordio, 33 anni, nato a Oggiono e residente lui pure ad Olginate, coordinatore dell'Adda Express. (ANSA).