14-LUG-04 19:02
AMBIENTE: TRAFFICO RIFIUTI SPECIALI, CC INDAGATO 35 PERSONE

(V. ''RIFIUTI: VASTA OPERAZIONE...'' DELLE 6.30 CIRCA)


   (ANSA) - ALESSANDRIA, 14 LUG - I carabinieri per la tutela dell'ambiente hanno scoperto uno dei piu' vasti traffici di rifiuti speciali provenienti da aziende lombarde, piemontesi e finiti illecitamente in impianti delle province di Alessandria e Novara, su intermediazione di societa' di Pavia e Bra. Nella notte sono state eseguite 17 ordinanze di custodia in carcere e agli arresti domiciliari, trentacinque complessivamente gli indagati pere traffico illecito di rifiuti e falso ideologico.

   L' inchiesta, coordinata dal procuratore di Alessandria Michele Di Lecce con i sostituti Enrica Bertolotto e Stefano Puppo, ha portato al sequestro di 12 tra impianti di trattamento e uffici commerciali, 35 autoarticolati adibiti al trasporto per

un valore complessivo di circa 30 milioni di euro. I rifiuti speciali, pericolosi e non, provenienti da aziende lombarde, piemontesi e liguri, erano costituiti da terre inquinate da idrocarburi prelevate da siti di bonifica, residui della triturazione di parti plastiche delle auto, fanghi di perforazione contenenti sostanze pericolose, traversine ferroviarie contaminate, materiali vari frammisti a lattice e ammoniaca.

   Il gruppo operava in due modi: modificando la classificazione dei rifiuti, che non avevano subito alcun trattamento o miscelandoli fra loro, in modo da renderli non identificabili e destinandoli a imprese autorizzate alla produzione di compost per l'agricoltura, in cave autorizzate per l'attivita' di ripristino ambientale o in discariche per rifiuti urbani. I guadagni erano ingenti, basti pensare che smaltire un chilo di rifiuti speciali pericolosi cosata 1.280 lire, in questo modo la spesa era di poco superiore a cento lire. Secondo gli investigatori, che hanno tenuto una conferenza stampa presso il comando provinciale carabinieri, il traffico illecito riguarda decine di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali. L'indagine e' stata denominata Pinocchio da GVP (il gatto, la volpe e Pinocchio) la societa' che stavano costituendo i tre principali indagati: Andrea Bruno, 38 anni, di Mondovi'; Alessandro Raul Queiroli, di 30, Pavia e Orlando Mazzola, 41, di Gozzano (Novara).(ANSA).