ANAGRAFICA TIPO INTERVENTO: RAFFORZAMENTO DEI TERRAPIENI E CONVOGLIAMENTO DELLE ACQUE DI RUSCELLAMENTO -DISCARICA ABUSIVA PREVISTO DA: PROGRAMMA DI INTERVENTI DI BONIFICA A BREVE TERMINE DOCUMENTAZIONE ACQUISITA: Interrogazione n. 2302 del 19.12.96 del Presidente della VI Commissione con la quale si chiede aila Giunta: * quali controlli sono stati effettuati per verificare se, a distanza di 4 anni dalla rilevazione, sussiste ancora la necessitą di procedere alla bonifica, tenuto conto che gią nel 1991 la Regione aveva imposto ai proprietari dell'area la bonifica della discarica; * in caso affermativo, quali provvedimenti la Giunta intende adottare per verificare eventuali inadempienze degli organi preposti al controllo . Nota del 23.12.96 del Presidente della VI Commissione con la quale si chiede al Sindaco di Castello di Brianza una relazione di aggiornamento. Nota del 19.3.97 del Servizio Rifiuti della Giunta regionale in risposta alla interrogazione n. 2302 del 19.12.96 del Presidente della VI Commissione : si comunica di non disporre di documentazione ulteriore rispetto a quella relativa al piano delle bonifiche. DESCRIZIONE SINTETICA DEL CASO Il sito e' ubicato in un area di una ex cava prospiciente al T. Bevera. L'area risulta essere stata utilizzata in passato come discarica abusiva di differenti tipologie di rifiuti; in particolare sono stati segnalati inerti da demolizione, RSU, scorie di inceneritore, fanghi e liquami di derivazione industriale. Il volume complessivo dei rifiuti, di difficile determinazione, e' stato in prima approssimazione stimato in circa 20.000 mc. In seguito al rinvenimento di liquami di colore rossastro alla base del corpo rifiuti e di fanghi con consistenza palabile di colore grigio sono state realizzate, su richiesta del Sindaco del comune di Castello di Brianza, campionamenti dei rifiuti medesimi (in data 9/4/87) successivamente sottoposti ad analisi da parte del PMIP di Como. Le analisi chimiche realizzate hanno messo in evidenza per i liquami concentrazioni di Arsenico pari a 148 mg/kg (a fronte di una concentrazione limite di 100 mg/kg) oltre ad elevati tenori in Ferro, presenza di Zinco e Selenio (quest' ultimo in quantita' limitata) . I risultati analitici conseguiti sui parametri prescelti hanno portato a definire il rifiuto come tossico nocivo. Il campione di fango di colore grigio ha evidenziato a sua volta elevati tenori di Arsenico (al di sotto pero' del valore di concentrazione limite) , tracce di Antimonio e Selenio ed elevate concentrazioni di Ferro, Zinco ~ Nichel. In base ai referti analitici tale fango e' stato definito come rifiuto speciale. . In seguito alle analisi sopradescritte la Regione Lombardia, con delibera n.7365 del 4/4/91, imponeva ai proprietari dell'area la bonifica della discarica (ai sensi della L.R. 94/80). Un ulteriore sopralluogo realizzato dai tecnici dell'Amministrazione Provinciale nel mese di novembre 1991, durante il quale sono stati effettuati nuovi campionamenti di rifiuto, ha portato alle seguenti conclusioni, relativamente alla necessita' di bonifica del sito: a) " Non vi e' alcuna necessita', in base a quanto osservato, di procedere ad asportazione di rifiuti per conseguire la bonifica della ex discarica. Tale affermazione e' supportata dal fatto che i riscontri analitici e le quantita' dei rifiuti rinvenuti escludono possibilita' di contaminazione sia della falda idropotabile (peraltro protetta in questa zona da consistenti colti argillose) che del torrente Bevera. si ritiene inoltre che l'eventuale movimentazione dei terreni avente lo scopo di asportare quanto rinvenuto (rifiuti assimilabili e materiali campionati) comporti un impatto ambientale superiore a quello determinato dal lasciare in posto i rifiuti scaricati, oltretutto ricoperti da strati compattati di materiale inerte di riporto. b) si individua peraltro la necessita' di proteggere il piede del terrapieno nella proprietą Giovannelli, stante l'assenza di vegetazione stabilizzante presente al contrario nella proprietą Formenti, da eventuali erosioni provocate da piene del torrente Bevera in modo tale da evitare asportazioni incontrollate di materiali con pregiudizio, inoltre, della stabilita' del terrapieno. c) Occorre procedere ad un corretto convogliamento delle acque di ruscellamento provenienti dalla strada consortile di accesso al sito, in modo tale da evitarne lo spagliamento nell'ambito del terrapieno. d) si reputa indispensabile, in caso di realizzazione di opere edili nell'ambito del terrapieno, acquisire preventivamente il parere della Ussl circa la fattibilitą delle stesse." Questo parere e' stato trasmesso all'Assessorato all'Ecologia della Regione Lombardia in data 16/6/1992. Nessun altro tipo di intervento sull' area e' stato ad oggi realizzato. |