ANAGRAFICA TIPO INTERVENTO: BONIFICA AREA DITTA FLUCOSIT INTERESSATA DA UNA DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI PREVISTO DA: PROGRAMMA DI INTERVENTI DI BONIFICA A BREVE TERMINE FINANZIAMENTI: 400.000.000 DGR n. 13521 del 21.10.86 5.078.730.000 7165 del 22.12.95 DOCUMENTAZIONE ACQUISITA:
- Interrogazione n. 2298
del 19.12.96 con la quale il Presidente della VI Commissione chiede alla
Giunta regionale: - Nota del 23.12.96 del Presidente della VI Commissione con la quale si chiede al Sindaco di Asola una relazione di aggiornamento. - Nota del 24.3.97 dell'Assessore regionale all'Ambiente, in risposta alla interrogazione n. 2298 del Presidente della VI Commissione, che illustra lo stato di fatto degli interventi di bonifica nell'area ex Flucosit allegando copia delle certificazioni rilasciate dal comune e copia della DGR n. 7165 del 22.12.95. N.B.: Il primo intervento è anteriore al piano regionale di bonifica delle aree contaminate. DESCRIZIONE SINTETICA DEL CASO Si tratta di un'area industriale in parte di proprietà della ditta Liquifert (produzione concimi chimici) sotto sequestro per irregolarità nella produzione. L'inquinamento è principalmente ascrivibile alle produzioni che si sono succedute fin dagli anni '50 nell'area. Fino al 1959, anno di insediamento della "Asola Industrie Chimiche Spa", venivano prodotti bitumi; l'attività della Industria Chimiche consisteva nel recupero di prodotti aromatici e di solventi esausti mediante processi di distillazione. Nel 1969 subentra la "Flucosit" che prosegue con le stesse lavorazioni fino al 1983. Nel 1984 viene segnalato l'inquinamento di alcuni pozzi da solventi aromatici; all'epoca non esisteva acquedotto pubblico, successivamente realizzato (1986). Nel 1986 la Società Ecodeco viene incaricata dal comune di svolgere le operazioni di bonifica, attraverso finanziamento regionale di 400 Milioni. Vengono effettuati 9 sondaggi con prelievi fino ad 1.5 metri di profondità nelle varie zone dello stabilimento, l'asportazione di fanghi dalla fossa posta al margine nord-ovest dell'area e aspirazione delle acque inquinate, 1 sondaggio a 18 metri attrezzato a piezometro, lo spurgo della rete fognaria, l'asportazione di fusti. I lavori si concludono nei primi mesi del 1989. Viene accertato che l'area contaminata è ben più vasta di quella prevista comprendendo zone occupate da impianti e serbatoi fuori terra. Nell'agosto 1989 la Provincia di Mantova presenta richiesta di finanziamento sulla base del D.M. 16.5.89 con un progetto di Castalia che prevede un costo complessivo per gli interventi di Lit 3.990.000.000. Negli anni '89 e '90 si assiste ad un'estensione e ad un aumento delle concentrazioni di benzene nelle acque di falda. Le ultime analisi effettuate nell'estate 1992 confermano questo trend negativo con l'inquinamento di due nuovi pozzi. Il progetto non risulta tra quelli finanziati con decreto del Ministero dell'Ambiente del 31.12.90. RICOSTRUZIONE CRONOLOGICA DEGLI EVENTI 20.7.83 Cessazione attività Ditta Flucosit. 5.1.84 Rapporto Pmip di Mantova su analisi campioni di terreno prelevati dal campo del Signor Nodari Giovanni nei pressi del Fosso Tornapassolo; giudizio: terreno inquinato da residui idrocarburici di origine industriale. 6.10.84 Rapporto Pmip di Mantova con allegate analisi che testimoniano inquinamento alcuni pozzi privati ad uso potabili da benzene con concentrazioni superiori ai 100 microgrammi/litro. 14.12.84 Nota dell’USSL 45 di Asola che collega l’inquinamento della falda riscontrato poco dopo la chiusura della Flucosit alla "fermata dei grossi pozzi infissi nello stabilimento che aspiravano notevolissime quantità di acqua per il raffreddamento degli impianti. Viene indicata una rapida progressione del fenomeno di inquinamento segnalato anche nei pozzi dell'ambulatorio comunale e delle Scuole Elementari e Materna in pieno centro urbano. 4.4.86 Collaudo pozzo acquedotto comunale a servizio della frazione Castelnuovo (profondità 188 m, filtri da 179 a 184 m, portata al. collaudo circa 28 l/s). 21.2.89 Nota Ecodeco per variante al progetto originarioda cui si desume conclusione lavori gennaio 89. 6.7.89 Rapporto Pmip di Mantova con allegate analisi di pozzi che indicano un'estensione della contaminazione da benzene e analisi sul liquame fossa interna allo stabilimento che evidenziano presenza di benzene, toluene e cloroformio. 21.3.90 Nota USSL 45 che conferma, sulla base di prelievi effettuati il 27.2.90, un aumento delle concentrazioni diaromatici e clorurati in alcuni pozzi spia a valle della Flucosit rispetto alla direzione di falda; prelievi eseguiti sui terreni a lato del canale Tornapassolo confermano che trattasi di rifiuti tossici e nocivi. 1.10.90 sopralluogo tecnici Lombardia Risorse: il piezometro all'interno dello stabilimento sembra cementato; l'acqua che ristagna nella fossa è di colore nerastro e parte del materiale di scavo è accumulato poco distante senza protezione. PROGETTO DI BONIFICA E SUO ITER AMMINISTRATIVO Titolo del progetto: Bonifica area contaminata localizzata presso l'ex stabilimento Flucosit - Comune di Castelnuovo d'Asola Progettista: Castalia Committente: Provincia di Mantova (soggetto proponente) Data del progetto: agosto 1989 Importo previsto: Lit 3.990.000.000 (IVA compresa- prezzi1988) Delibera di affidamento concessione: Ente Delibera N./Data Provincia 27.7.89 FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA Comune 400.000.000 99/83 14.12.84 Provincia 3.990.000.000 DM 16.5.89 agosto 89 Regione 400.000.000 99/83 N.Delibera 13521 21.10.86 NECESSITA' DI FINANZIAMENTI Il finanziamento richiesto sul DM 16.5.89 non è stato concesso. Permane la necessita' di interventi consistenti di bonifica sul sito. SINTESI TECNICA DEL PROGETTO Indagini di accertamento Il progetto di Castalia si limita ad una raccolta delle analisi condotte dal Pmip di Mantova. ANALISI DEGLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA PROPOSTI Il progetto prevede innanzitutto un'analisi di dettaglio dell'estensione e delle caratteristiche idrogeologiche dell'area contaminata. L'intervento di bonifica parte dalla rimozione dei serbatoi e delle sovrastrutture; è quindi prevista la rimozione del terreno contaminato dopo la messa in opera di un sistema di contenimento. Lo smaltimento avverrà in discarica, previa eventuale inertizzazione. Verrà poi effettuato il ripristino dell'area tramite compattazione del fondo, ricopertura con misti granulari e humus vegetale. GIUDIZIO DI CONGRUITA' RISPETTO AL DM 16/5/89 NO X Si tratta in realtà di un pre progetto, probabilmente predisposto velocemente per effettuare la richiesta di finanziamenti sul DM 16.5.89. Va anche detto che il solo smaltimento di 40.000 t di terreno contaminato in una discarica di seconda categoria di tipo 2B (ammesso e non concesso che possa andarci}, verrebbe a costare circa 4 miliardi (costi '92}. INTERVENTI EFFETTUATI Gli interventi fino ad oggi effettuati sono quelli realizzati da Ecodeco e riportati nella descrizione sintetica del caso. |