Le caratteristiche
dell'amianto hanno fatto sì che nel passato sia stato largamente
utilizzato nell'industria, nell'edilizia ed in molti prodotti di uso
domestico.
Esistono pochi materiali diffusi come l'amianto e altrettanto
pericolosi per la salute dell'uomo. Mentre la conferma della
cancerogenicità dell'amianto risale agli anni '50 e '60, il divieto
totale di produzione di tale materiale interviene nel 1994.
Si riporta sistematicamente l'utilizzo nei vari settori:
Nell'industria:
>come materia prima per produrre innumerevoli manufatti ed oggetti;
>come isolante termico nei cicli industriali con alte temperature
(es. centrali termiche e termoelettriche, industria chimica,
siderurgica, vetraria, ceramica e laterizi, alimentare, distillerie,
zuccherifici, fonderie);
>come isolante termico nei cicli industriali con basse temperature
(es.impianti frigoriferi, impianti di condizionamento);
>come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per
impianti elettrici;
>come materiale fonoassorbente.
Nell'edilizia:
>come materiale spruzzato per il rivestimento (ad es. di strutture
metalliche, travature) per aumentare la resistenza al fuoco;
>nelle coperture sotto forma di lastre piane o ondulate, tubazioni
e serbatoi, canne fumarie, ecc.. in cui l'amianto è stato inglobato
nel cemento per formare il cemento-amianto (eternit);
>come elementi prefabbricati sia sottoforma di cemento-amianto che
amianto friabile;
>nella preparazione e posa in opera di intonaci con impasti
spruzzati e/o applicati a cazzuola;
>nei pannelli per controsoffittature;
>nei pavimenti costituiti da vinil-amianto in cui tale materiale è
mescolato a polimeri;
>come sottofondo di pavimenti in linoleum.
In ambito domestico:
>in alcuni elettrodomestici (ad es. asciuga-capelli, forni e stufe,
ferri da stiro);
>nelle prese e guanti da forno e nei teli da stiro;
>nei cartoni posti in genere a protezione degli impianti di
riscaldamento come stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione
fumi.
Nei mezzi di trasporto:
>nei freni;
>nelle frizioni;
>negli schermi parafiamma;
>nelle guarnizioni;
>nelle vernici e mastici "antirombo";
>nella coibentazione di treni, navi e autobus.
Usi
dell'amianto - approfondimento
Le
eccellenti proprietà fisico-chimiche dell'amianto in passato ne hanno
favorito un impiego massiccio sia nell'industria che nell'edilizia che in
molti prodotti anche di uso comune.
La fibra grezza veniva lavorata per ottenere vari prodotti adattabili a
molteplici usi.
Nel tempo, però, tale materiale si è rivelato nocivo per la salute
dell'uomo ed i danni che esso provoca sono ormai ben noti.
L'esposizione a fibre di amianto è responsabile di patologie gravi ed
irreversibili, tra le quali anche il cancro.
E' sulla base della pericolosità di questa sostanza per la salute dell'uomo
e dell'ambiente che lo Stato Italiano ha promulgato la Legge n. 257 del 27 marzo
1992 che ne detta le norme per la cessazione dell'impiego e per il suo
smaltimento controllato.
Questa legge prevede oltre al divieto di estrazione,
importazione,esportazione, commercializzazione anche quello di produzione di
amianto.
Stante quest'ultimo divieto, si presume che tale tipologia di attività non
venga attualmente più esercitata sul territorio nazionale ma sia da
ricondursi al passato.
Si trattano di seguito gli impieghi che ne sono stati fatti:
NELL'INDUSTRIA
Dalla tessitura si ottenevano:
- CORDE, NASTRI e GUAINE utilizzati per fasciare tubazioni calde ed evitare
ustioni, per rivestire cavi elettrici vicini a sorgenti di calore intenso
come forni, caldaie, ecc.
- TESSUTI per confezionare tute protettive antifuoco da destinarsi a
pompieri, operai dell'industria siderurgica e persino a piloti di auto da
corsa, coperte spegnifiamma e tende per il contenimento del calore dei forni
a tunnel. Venivano, inoltre, prodotti materassi con l'esterno in tessuto e
l'interno in fibra grezza; fortunatamente non per dormirci sopra, ma per
coibentare le grandi caldaie a vapore delle vecchie navi. Alcuni sipari da
teatro sono stati tessuti con amianto.
Dalla pressatura si ottenevano:
- CARTA e CARTONI
utilizzati come barriere antifiamma, come guarnizioni per forni o caldaie,
come rivestimento di piani d'appoggio per pezzi caldi di metallo o di vetro
e come piani di appoggio sui banchi di saldatura. I cartoni venivano
impiegati all'interno di porte tagliafuoco e all'interno delle pareti e
delle porte delle casseforti.
- COPPELLE o PANNELLI di fibre grezze compresse erano impiegati per la
coibentazione di tubazioni che trasportano vapore ad alta temperatura.
- FILTRI costruiti con carta di amianto, o semplicemente con polvere
compressa, hanno avuto un largo uso nell'industria chimica ed alimentare;
per molti anni sono stati utilizzati per filtrare vino e bibite. Nelle
bevande così trattate si potevano ritrovare numerose fibre di amianto.
Dall'impasto con altri materiali si ottenevano:
- AMIANTO A SPRUZZO. Questo tipo di materiale è stato utilizzato:
* come isolante termico nei cicli industriali con alte temperature (es.
centrali termiche e termoelettriche, industria chimica, siderurgica,
vetraria, ceramica e laterizi, alimentare, distillerie, zuccherifici, fonderie);
* come isolante termico nei cicli industriali con basse temperature (es.
impianti frigoriferi, impianti di condizionamento);
* come isolante termico e barriera antifiamma nelle condotte per impianti
elettrici. E' stato impiegato, inoltre, nel settore dei trasporti per la
coibentazione di carrozze ferroviarie, di navi, di autobus, ecc...
- MATERIALI DA ATTRITO. Dall'amianto impastato con resine sintetiche si
ottenevano i ferodi, usati per fabbricare freni e frizioni degli
autoveicoli. Durante le frenate e il cambio di marcia i ferodi si consumano,
riducendosi in particelle che si disperdono nell'aria. Gran parte
dell'amianto che vi era contenuto, per effetto dell'alta temperatura causata
dall'attrito, si trasformava in altri minerali, ma una certa quantità
rimaneva tale e quale. L'usura dei ferodi è una delle cause
dell'inquinamento da amianto dell'atmosfera.
- CEMENTO-AMIANTO. Vedi uso dell'amianto in edilizia.
- VINIL-AMIANTO. Impasto di resine sintetiche e amianto, utilizzato per
confezionare mattonelle per pavimenti. Il rilascio di fibre da questo
materiale è praticamente nullo durante il normale uso.
NELL'EDILIZIA
L'amianto
è stato largamente impiegato anche in edilizia.
L'utilizzazione più diffusa è stata certamente quella dell'impasto
dell'amianto con cemento, comunemente detto Eternit.
Con l'Eternit era possibile realizzare numerosi manufatti quali:
LASTRE PIANE O ONDULATE
Le lastre ondulate venivano utilizzate per coperture di edifici industriali e
civili e anche prefabbricati. Le lastre piane, in particolare, erano impiegate
come pareti divisorie non portanti. Durante la fabbricazione potevano essere
accoppiate con elementi quali schiume poliuretaniche, polistirolo espanso o lana
di vetro. L'accoppiamento di questi materiali moltiplicava le proprietà
termoisolanti e fonoisolanti.
TUBI
Lo stesso impasto di cemento-amianto (spesso però con alti tenori in
crocidolite), essendo resistente all'alta pressione e all'attacco corrosivo di
agenti chimici, era adatto alla fabbricazione di tubazioni per acquedotti o
fognature.
TEGOLATURE
L'amianto è stato utilizzato in miscele di calcestruzzo per conferire alle
tegole leggerezza e resistenza. Potevano essere colorate per dare ai tetti
l'aspetto tradizionale.
CANNE FUMARIE
I tubi di Eternit erano molto usati grazie alla loro buona resistenza
termica.
SERBATOI
Erano impiegati per le caratteristiche di leggerezza, impermeabilità e durata
nel tempo, per contenere acqua e altri liquidi.
INTONACI
L'amianto in polvere, mescolato con leganti particolari, è stato usato per
intonaci e stucchi. L'applicazione, oltre che poter essere effettuata come la
malta tradizionale, poteva essere fatta anche a spruzzo, ad esempio per il
rivestimento di strutture portanti quali solai e pilastri. Sotto questa forma
gli intonaci acquistavano particolari proprietà fonoassorbenti e di resistenza
al fuoco. Strutture metalliche di edifici (travi e colonne) sono state rivestite
con amianto spruzzato affinchè queste conservassero la loro robustezza in caso
di incendi.
IN
AMBITO DOMESTICO
L'amianto
è stato utilizzato negli ultimi cinquanta anni nella produzione di vari
oggetti di comune uso domestico. E' ancora oggi possibile ritrovare
dell'amianto nelle nostre case, ad esempio:
- in alcuni elettrodomestici, all'interno di taluni tipi di asciugacapelli,
forni e stufe da riscaldamento;
- in alcuni utensili da cucina, in prese e guanti da forno, in teli da stiro
e reticelle frangifiamma;
- in cartoni di amianto posti dietro le stufe per proteggere il muro.
Con l'andare del tempo questi oggetti,che possono ancora essere presenti
nelle nostre case, si deteriorano e possono disperdere fibre nell'ambiente.
Anche la plastica di alcuni giocattoli è stata rinforzata, in passato, con
amianto; questo tipo di impiego è anch'esso oggi vietato per legge.
La Legge 915/88 imponeva l'obbligo di segnalare con l'etichetta
"a" la presenza di amianto nei manufatti, allo scopo di informare
i consumatori sulla scelta dei prodotti e sui modi di manipolarli.
A tutt'oggi ciò non si verifica più stante il divieto di produzione di
prodotti con presenza di amianto. Tuttavia in oggetti prodotti prima del
1992 è possibile riscontrarla. Attualmente serve, inoltre, per segnalare la
presenza di rifiuti contenenti amianto.
USI
RARI E INSOLITI DELL'AMIANTO
In
passato l'amianto è stato impiegato in:
- adesivi e collanti
- tessuti ignifughi per arredamento:
tendaggi
tappezzerie
- tessuti per imballaggio:
sacchi per la posta
- tessuti per abbigliamento ignifughi e non:
feltri per cappelli
cachemire sintetico
coperte
grembiuli
giacche
pantaloni
ghette
stivali
- carta e cartone:
filtri per purificare bevande, acidi, ecc.
filtri di sigarette e da pipa
assorbenti igienici interni
supporti per deodoranti da ambiente
suolette interne da scarpe
- nei teatri:
sipari
scenari che simulano la neve
per protezione in scene con fuoco
per simulare la polvere sulle ragnatele, su vecchi barili, ecc.
- sabbia artificiale per giochi dei bambini
- trattamento del riso per il mercato giapponese
Potenziale
approssimativo di rilascio di fibre da materiali contenenti amianto (MCA)
La potenziale pericolosità dei materiali di amianto dipende dall'eventualità
che siano rilasciate fibre aerodisperse nell'ambiente che possono venire
inalate. Il criterio più importante da valutare in tal senso è rappresentato
dalla friabilità dei materiali: si definiscono friabili i materiali che possono
essere sbriciolati o ridotti in polvere mediante la semplice pressione delle
dita. I materiali friabili possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa
coesione interna (soprattutto se sottoposti a fattori di deterioramento quali
vibrazioni, correnti d'aria, infiltrazioni di acqua) e possono essere facilmente
danneggiati nel corso di interventi di manutenzione, se sono collocati in aree
accessibili.
In base alla friabilità, i materiali contenenti amianto possono essere
classificati come:
Friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in
polvere con la semplice pressione manuale;
Compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere
solo con l'impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani,
ecc...).
Nella tabella sottostante sono schematicamente indicati i principali materiali
che possono essere presenti negli edifici, con le loro caratteristiche di
contentuo in amianto e friabilità.
Tipo di
materiale |
Note |
Friabilità |
Ricoprimenti
a spruzzo e rivestimenti isolanti |
Fino
all'85% circa di amianto. Spesso Anfiboli (amosite, crocidolite),
prevalentemente Amosite spruzzata su strutture portanti di acciaio o su
altre superfici come isolanti termo-acustici |
Elevata |
Rivestimenti
isolanti di tubazioni o caldaie |
Per
rivestimenti di tubazioni tutti i tipi di amianto, talvolta in miscela
al 6-10% con silicati di calcio. In tele, feltri, imbottiture in genere
al 100% |
Elevato
potenziale di rilascio di fibre se i rivestimenti non sono ricoperti con
strato sigillante uniforme e intatto |
Funi,
corde e tessuti |
In
passato sono stati usati tutti i tipi di amianto. In seguito solo
Crisotilo al 100% |
Possibilità
di rilascio di fibre quando grandi quantità di materiali vengono
immagazzinati |
Cartoni,
carte e prodotti affini |
Generalmente
solo Crisotilo al 100% |
Sciolti
e maneggiati, carte e cartoni, non avendo una struttura molto compatta,
sono soggetti a facili abrasioni ed a usure |
Prodotti
in amianto-cemento |
Attualmente
il 10-15% di amianto in genere Crisotilo. Crocidolite e Amosite si
ritrovano in alcuni tipi di tubi e di lastre |
Possono
rilasciare fibre se abrasi, segati, perforati o spazzolati, oppure se
deteriorati |
Prodotti
bituminosi, mattonelle di vinile con intercapedini di carta di amianto,
mattonelle e pavimenti vinilici, PVC e plastiche rinforzate ricoprimenti
e vernici, mastici,sigillanti, stucchi adesivi contenenti amianto |
Dallo
0,5 al 2% per mastici, sigillanti, adesivi, al 10-25% per pavimenti e
mattonelle vinilici |
Improbabile
rilascio di fibre durante l'uso normale. Possibilità di rilascio di
fibre se tagliati, abrasi o perforati |
Decreto Ministero della Sanità, 6 settembre 1994:
"Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il
controllo, la manutenzione
e la bonifica dei materiali contenenti amianto
presenti nelle strutture edilizie".
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