SILVIA FERRETTO CLEMENTI
Consigliere regionale precario in esilio nel gruppo 9103
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  BIOGRAFIA 

Silvia Ferretto Clementi, giornalista pubblicista, è laureate in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano con una tesi sulle foibe (Foibe, la storia sepolta di una tragedia italiana), con la quale nel 2004 ha vinto il premio letterario Tanzella.

Nel 1980 inizia, giovanissima, la sua attività politica nel Fronte della Gioventù.
Dirigente Nazionale della destra universitaria e Consigliere di Facoltà a Scienze Politiche all'Università Statale di Milano dal 1991 al 1992, è stata esposta per il suo impegno politico a numerose aggressioni da parte di esponenti dell'estremismo di sinistra, riportati con scalpore anche dalla stampa nazionale.

Dal 1985 al 1993 è stata anche Consigliere Comunale a Novate Milanese e Consigliere di zona a Milano

Promotrice, nel 1994, di una petizione popolare per il sequestro dei beni ai politici corrotti e ai mafiosi, nel 1995 viene  eletta, per la prima volta, Consigliere Regionale nelle liste di A.N, con oltre 4200 preferenze.
Dal 1995 al 1998 è Presidente della Commissione Ambiente e dal 2000 al 2003 (nella legislatura successiva) della Commissione Cultura.
E' stata promotrice di due commissioni d'inchiesta: una sui rifiuti e l'altra sulle responsabilità degli amministratori che hanno permesso la costruzione di case intorno all'aeroporto di Malpensa.

Eletta, per la terza volta, nel 2005, attualmente, è consigliere regionale precario esiliato nel gruppo 9103, è componente di tutte le Commissioni e vanta il 99,23% di  presenze in Consiglio regionale.

Ha realizzato diversi dossier:
"Mani verdi sui rifiuti" (col quale viene reso pubblico il comportamento di alcuni esponenti dei Verdi e di cosiddetti ambientalisti);
"Leoncavallo: 20 anni di violenza contro la città";
"Le industrie ad alto rischio lombarde";
"Le aree contaminate delle nostra regione"
"L'inquinamento acustico, idrico e atmosferico in Lombardia".

E' stata promotrice di numerose petizioni popolari:
per il sequestro dei beni ai politici corrotti e ai mafiosi;
contro il fanatismo islamico (con la quale ha raccolto in un anno più di 100.000 firme);
contro la concessione dell'indulto (più di 22.000 firme);
per chiedere le dimissioni del direttore di Trenitalia;
per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (eliminazione del rimborso elettorale e la riduzione degli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali)
per le dimissioni del governo Prodi.

In Consiglio Regionale ha presentato oltre 300 interrogazioni, 90 Progetti di Legge (fra cui quello per l'abolizione delle pensioni d'oro dei Consiglieri e per impedire "automatici aumenti" di stipendio) e
più di 100 fra ordini del giorno, mozioni e risoluzioni.